3 dicembre 2020: nuovo Dpcm Natale e deroghe nonni. Cosa significa

Pubblicato il 27 Novembre 2020 alle 12:00 Autore: Guglielmo Sano

Dpcm 3 dicembre: tiene banco il tema dei ricongiungimenti familiari per Natale, tra deroghe per nonni e cenone tra conviventi

3 dicembre 2020: nuovo Dpcm Natale e deroghe nonni. Cosa significa

3 dicembre 2020: nuovo Dpcm Natale e deroghe nonni. Cosa significa

Quali novità potrebbe contenere il nuovo Dpcm sull’epidemia che sostituirà quello attualmente in vigore fino al 3 dicembre? Tiene banco il tema dei ricongiungimenti familiari in vista delle festività natalizie: il governo vuole consentire alle famiglie di riunirsi ma allo stesso tempo ricorda la “pericolosità” di permettere gli spostamenti tra regioni senza limiti sul fronte del contenimento dei contagi.

Dpcm 3 dicembre: possibile un’eccezione per i nonni?

A tal proposito, sta prendendo piede l’ipotesi di prevedere delle eccezioni a proposito di spostamenti in occasione del Natale. Anche se la linea del governo continua a essere quella del massimo rigore pare che si voglia permettere ai nonni di raggiungere i nipoti. In generale, allo studio dell’esecutivo ci sarebbe una norma per consentire lo spostamento degli anziani “soli” per vedere i propri familiari che abitano lontano. Quindi, a questi ultimi potrebbe essere consentito viaggiare in deroga alle limitazioni previste dai livelli di rischio (zona rossa, arancione, gialla).

Solo conviventi a tavola?

La questione delle “eccezioni” al divieto generale di spostamento tra regioni è strettamente legata a quella dei “cenoni”. Il Dpcm che sostituirà quello in vigore fino al 3 dicembre cosa potrebbe decretare in proposito? Sempre nel segno del massimo rigore, l’esecutivo ritiene necessario vietare le riunioni “allargate”, dunque, a parte l’eccezione degli anziani “soli”, a tavola per le feste ci si potrà sedere solo con i familiari conviventi. A questo punto, però, si pone il problema dei controlli: chiaramente le forze dell’ordine non possono entrare a casa degli italiani per controllare in quanti si è seduti a tavola e poi procedere all’identificazione di conviventi e non, quindi, un’altra ipotesi riguarda l’anticipazione dell’inizio del coprifuoco (nonostante sia facilmente aggirabile un’iniziativa del genere).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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