Multe per spostamenti nelle feste: come evitare sanzioni salate

Pubblicato il 22 Dicembre 2020 alle 13:24 Autore: Claudio Garau
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Multe per spostamenti nelle feste: come evitare sanzioni salate

Il decreto Natale e Capodanno è in vigore da pochi giorni e secondo gli osservatori arrivare alla sua ultimazione è stata una vera e propria corsa contro il tempo. Infatti, la curva dei contagi cresceva ed, in attesa dei vaccini, si è rivelato essenziale adottare nuove misure anti-coronavirus. Ciò, in particolare, con l’avvicinarsi del periodo delle feste che, per tradizione, comporta lo spostamento di moltissime persone, sia per viaggi in Italia, che per viaggi all’estero.

Ma di fatto, a che cosa occorre prestare attenzione per non rischiare di essere sanzionati per l’applicazione delle nuove regole sulle multe per spostamenti? Cerchiamo di seguito di fare il punto, alla luce delle ultime novità normative.

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Multe per spostamenti: quanto si paga?

Le cifre da versare alll’Erario, previste per chi vìola le regole di emergenza di cui all’ultimo decreto, non sono di certo di poco conto: infatti, le multe per spostamenti oscillano tra un minimo di 400 euro ed un massimo di 3mila euro. E si sale fino a 4mila euro se la violazione è commessa guidando un mezzo a motore.

Non è finita qui: se la persona sorpresa a spostarsi senza motivazione alcuna, è anche positiva al virus e con obbligo di quarantena violato, rischia concretamente una denuncia con probabili conseguenze penali.

Questo il quadro delle sanzioni per chi si rifiuta di rispettare i limiti agli spostamenti nel periodo delle feste da Natale all’Epifania, o per chi si sposta senza autorizzazione a farlo. E’ chiaro che la finalità è quella di disincentivare viaggi e uscite dei cittadini, in un periodo che per tradizione, è legato al movimento di un’alta percentuale di popolazione.

Italia zona rossa nei giorni festivi e prefestivi

D’altronde, come ribadito da più parti, nel periodo di Natale e Capodanno, ed in particolare nelle giornate festive e prefestive tutto il paese sarà, come già nei Dpcm della scorsa primavera, zona rossa. Ne consegue che gli spostamenti saranno molto limitati e, in linea generale, dovranno comunque essere nei pressi della propria abitazione.

Sarà buona regola, dunque, considerare di uscire soltanto quando ritenuto strettamente necessario, onde evitare brutte sorprese e multe per spostamenti, non certo di esiguo importo.

Soltanto ragioni di salute, motivi di lavoro o necessità giustificheranno l’uscita, come ad esempio l’assistenza ad una persona anziana. Ma anche sarà possibile circolare nelle vicinanze di casa propria per fare un po’ di attività fisica. Attenzione però: come già qualche mese fa, occorrerà portare con sè l’autocertificazione ed esibirla alle forze dell’ordine, se richiesto.

Feste a casa e invitati: quali sono i limiti?

E’ chiaro che non vi saranno controlli all’interno delle abitazione, per verificare quante persone sono state invitate per le giornate di festa: in uno stato liberal-democratico ciò non è possibile.

Tuttavia, nel decreto Natale e Capodanno si può cogliere l’istruzione vincolante, per la quale è concesso di invitare non più di due persone non conviventi a casa, oltre ai minori di 14 anni e disabili. Questa è infatti la deroga prevista al blocco degli spostamenti che permetterà a familiari, fidanzati e amici di incontrarsi nei giorni festivi e prefestivi. Insomma, la finalità è anche quella di consentire un festeggiamento, seppur ristretto e nel rispetto della regola del coprifuoco entro le 22. Tuttavia, gli incontri in oggetto potranno aversi soltanto una volta al dì e con spostamenti sempre da intendersi entro i confini della Regione di appartenenza. Servirà inoltre munirsi di autocertificazione debitamente compilata, onde evitare multe per spostamenti non motivati.

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In altre parole, il decreto Natale e Capodanno prevede la sola possibilità di visite ristrette per tutto il periodo delle feste fino all’Epifania, di massimo due persone non conviventi più eventuali figli under 14 o disabili al seguito. La fascia oraria per gli spostamenti resta dalle 5 del mattino alle 22 della sera.

Concludendo, è chiaro che se da un lato le forze dell’ordine non potranno bussare alla porta per vedere cosa succede in casa, dall’altro i controlli saranno invece possibili in caso di denuncia. Ecco dunque che le attività di carabinieri e polizia si focalizzeranno soprattutto su cosa accade per strada e sulle multe per spostamenti ingiustificati.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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