Serie A , l’estate dei numeri 9

Pubblicato il 28 Agosto 2015 alle 14:13 Autore: Stelio Pagnotta

C’era una volta il mito del “falso nueve”. Lanciata da Spalletti in Serie A e sdoganata poi da Guardiola, l’idea che il vero attaccante dovesse essere lo spazio e che si dovesse offendere senza dare alcun punto di riferimento agli avversari ha dominato in Europa per alcuni anni. Ma a quanto pare i tempi sono cambiati, sia  in Serie A che all’estero dove lo stesso Pep oggi nel suo Bayern Monaco non rinuncia praticamente mai al talento di  Lewandowski.

Tutti le principali squadre del nostro campionato hanno deciso di invertire la rotta e così questa estate sono arrivati da campionati esteri numeri 9 di grande spessore; chi li aveva già in casa invece  – come nel caso di Napoli e Inter con Higuain e Icardi – ha fatto di tutto per tenerseli stretti.

Dalla Spagna sono arrivati Mandzukic (alla Juventus) e Bacca (al Milan) portando in dote rispettivamente 135 e 134 gol segnati in carriera. Il Milan poi oltre al colombiano ha preso Luiz Adriano (137 gol in carriera) e riportato a casa Balotelli che nei suoi andiriviserie aeni tra Serie A e Premier di gol ne ha realizzati 92. 184 sono invece le volte in cui Dzeko – uno dei più importanti colpi di mercato dell’estate – è andato a segno tra Wolsfburg, Manchester City, Teplice e Zeljeznicar. La Fiorentina lasciato andare Mario Gomez ha puntato su Kalinic, arrivato dal Dnipro : “solo” 62 le volte in cui ha potuto esultare, ma all’esordio ha impressionato positivamente;

L’Inter invece ha scelto Jovetic, non un numero 9 vero e proprio ma un attaccante totale che con il gol ha però tanta confidenza: 75 squilli nonostante sia ancora piuttosto giovane. Tra l’altro è curioso notare come tra tanti uomini d’area di rigore sbarcati nel nostro campionato lui sia stato l’unico a segnare alla prima giornata.

In soli due mesi la Serie A ha accolto quindi ben 819 gol. Mancano ancora oltre tre giorni alla chiusura del calciomercato e quota 1000 non è tanto lontana.

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
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