Serie A: verso la nona, chi sono i fedelissimi?

Pubblicato il 24 Ottobre 2015 alle 11:30 Autore: Redazione
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La Serie A torna in campo, nel nuovo weekend di campionato.

Dopo il turno europeo (e il trofeo Berlusconi), che hanno impegnato più formazioni nostrane, gli infortuni da recuperare e i punti da mettere in cassa forte lasciano gli allenatori con i dubbi delle vigilie.
Per molti, poi, il posto a sedere traballa, quindi ci sarà una doppia attenzione su chi schierare in campo.

Ci sono alcuni giocatori, però, che non sanno uscire fuori dagli schemi del CT, inamovibili tasselli di un puzzle che non girerebbe senza di loro, l’ingranaggio principe che dà moto a tutto il meccanismo.

Scopriamo, dunque, chi sono i giocatori che, ruolo per ruolo, sono partiti sempre titolari nei primi otto match di questa Serie A.

PORTIERI
Sezione facile facile, in un ruolo dove di solito ad inizio stagione si conoscono già le gerarchie. C’è un titolare, un vice ed eventualmente terzo e quarto, anche se quest’ultimo slot spesso se lo giocano i giovinetti della Primavera.
Complici qualche turnover e, ovviamente, gli infortuni, su 20 squadre solo 13 hanno schierato sempre lo stesso numero 1.
I fedelissimi sono Bizzarri, Consigli, Handanovic, Karnezis, Leali, Diego Lopez, Mirante, Padelli, Sportiello, Viviano, Tatarusanu, Reina e Skorupski.
Sorprese? Nessuna, se non che a inizio anno qualcuno dava speranze a Sepe o De Sanctis, o che ci saremmo aspettati di vedere Buffon dominare anche questa classifica.

DIFENSORI
Nel reparto arretrato, considerando che ci sono almeno 3 difensori per rosa, ci aspetteremmo un numero più alto di quello ottenuto, ma il conteggio dei titolarissimi si ferma solo a 17.
La doppietta la fanno Napoli, Udinese, Carpi e Genoa, che schierano – caschi il mondo – Albiol e Hysaj, Edenilson e Adnan, Letizia e Gabriel Silva, De Maio e Burdisso. Completano il quadro i prevedibili Glik, Cannavaro, Basta, Gonzalez, Manolas, Mario Rui e Moras, e i non prevedibilissimi Santon e Masina.
E Juventus, Milan e Fiorentina?
Girano tutti, per un motivo o per l’altro: Gonzalo Rodriguez, Bonucci e il duo De Sciglio – Romagnoli ne hanno già saltata una e sono fuori classifica.

CENTROCAMPISTI
Venghino signori venghino! Il reparto più fitto porta con sé certezze e sorprese.
Di certo non stupirà che a quota 8 su 8 c’è il signor Borja Valero. E Hamsik, Soriano e De Rossi? Nemmeno, che domande.
Qualche dubbio l’avrebbero destato Moralez e Gomez, per la concorrenza del reparto, o i medianacci Medel, Magnanelli e Hetemaj.
Di certo, la permanenza sul rettangolo di gioco di giocatori che hanno fatto bene nello scorso anno lascia intendere che la meritocrazia abbia fatto il suo corso: rivediamo costantemente Sala e Greco, Missiroli e Lulic.
Le sorprese? L’ inamovibilità di Castro al Chievo, diventato pedina fondamentale negli schemi gialloblu, la scelta di Laxalt nell’affollatissimo Genoa e l’esordio col botto di De Roon all’Atalanta, che non lascia presagire panchine future.
Tanti altri grandi nomi hanno giocato tutte le partite, da Pogba a Nainggolan, ma a volte subentrando a gara in corso, quindi il conto si ferma a 16 e tante buone cose.

ATTACCANTI
Tan-tan-tan-taa.
Arriva il punto clou della digressione: il reparto avanzato, quello dei goleador.
Quello che fa urlare di gioia e imprecare a vuoto, che vale +3 per chi gioca al Fantacalcio e Primo Marcatore per chi tenta la sorte con la schedina.
Sarri è ancora precursore: Insigne ed Higuain non si toccano (e con questi siamo a 6 inamovibili su 11 per il neoallenatore partenopeo).
Alla Sampdoria cambia il duo, ma tira la stessa aria: Eder e Muriel è la coppia che scoppia. E che non si cambia.
Se, continuando, non stupisce che Paloschi, Maccarone, Vazquez e Quagliarella continuino a trascinare le rispettive formazioni, sfido a trovare qualcuno che abbia ipotizzato, a metà agosto, che Juanito Gomez si trovasse la strada spianata dagli infortuni degli attaccanti veronesi, e che, soprattutto, a Carpi l’idolo sarebbe diventato quel Ryder Matos che a Firenze non ha mai convinto, e che con i neopromossi ha fatto passare in secondo piano il famelico Lasagna.
Per il conteggio ce ne vorrebbe un altro, ma in 10 – si sa – si gioca meglio!

 

Per la prossima Hetemaj e De Rossi sono in dubbio, per gli altri si prospetta un altra gara da aggiungere ai ricordi calcistici.
Da qui alla trentottesima, chi rimarrà nelle grazie del mister fino alla fine della stagione?

 

 

 Luigi Forte

L'autore: Redazione

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