Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: il Calderón indica il cammino verso Cardiff

Pubblicato il 15 Marzo 2017 alle 17:15 Autore: Alessandro Faggiano

Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: rojiblanca tra le otto migliori d’Europa

L’ Atlético Madrid conferma la propria solidità difensiva in casa e la ferrea mentalità, che rende la rojiblanca una delle squadre più quotate nelle competizioni internazionali. I ragazzi di Simeone staccano per l’ennesima volta un ticket per i quarti di finale. L’Atlético si conferma una delle squadre migliori di questa decade e battaglierà fino alla fine per raggiungere la meta di Cardiff.

L’urna di Nyon è rovente. Si sono compiute ben quattro rimonte: stoico il comeback del Barcellona. Poi, ammirevole la prova di forza del Borussia Dortmund contro il malcapitato Benfica. Con il cuore oltre l’ostacolo, il Leicester City conquista i quarti ai danni del Sevilla, uscito vittorioso all’andata nel Sánchez Pijuán ma affondato in Inghilterra. Infine, l’ottimo Monacó rovescia la sconfitta pirotecnica dell’andata subita contro il Manchester City all’Ethiad.

Poi, passano Bayern Monaco (che ha demolito l’Arsenal per 5-1 in ambo gli incontri), Real Madrid (che elimina il Napoli), lo stesso Atlético Madrid e, infine, l’ultima italiana rimasta in gioco: la Juventus. Quale sarà il prossimo sfidante della Rojiblanca?

 

Atlético Madrid – Bayer Leverkusen, formazioni ufficiali

Atlético Madrid si dispone con un 4-4-2 votato al contropiede. Oblak tra i pali; Diego Godin e Giménez centrali di difesa, con Lucas terzino sinistro e Vrsaljko sulla fascia destra. Centrocampo di sostanza con Koke e Thomas, alla sua gran occasione. Sulle fasce, Carrasco a sinistra e Saúl reinventato come esterno destro. In attacco, il sempreverde Griezmann sarà affiancato dal funambolico Correa. A disposizione: Miguel Moyá, Savic, Juanfran, Juan Moreno, Nico Gaitán, Fernando “El Niño” Torres e il redivivo Alessio Cerci.

Bayer Leverkusen prova con un 4-4-2 offensivo. Leno tra i pali; Hilbert e Wendell coprono rispettivamente la fascia destra e sinistra. Al centro, Dragović e Jedvaj. A centrocampo, Korkut sceglie Baumgartlinger e Kampl. Sulle fasce, Bellarabi (a destra) e Brandt (a sinistra) appoggeranno le offensive di Volland e del terminale messicano, el Chicharito Hernández. A disposizion: Ozcan, Bailey, Mehmedi, Pohjanpalo, Aránguiz, Da Costa, Yurchenko.

Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: primo tempo

La prima frazione di gioco si contraddistingue per la capacitá di gestire i tempi del gioco, rischiando poco e nulla. L’ambiente del Calderón non spinge la rojiblanca come suo solito, e i primi minuti sono favorevoli al Leverkusen. Una bella incursione del Chicharito Hernández dopo pochi minuti avrebbe permesso l’apertura del gioco fin dalle fase inizali dell’incontro. Il tiro del messicano, peró, si spegne a lato di qualche metro. L’Atlético non sta a guardare e prende immediatamente le misure alla squadra teutonica.

Come ipotizzato, la maggior parte dei pericoli creati dall’Atlético nascono da ripartenze velenosissime. Il numero 11 dei biancorossi, Correa, ha l’occasione mgliore di tutte in un tu per tu con il portiere. Tiro forte ma deviato con una prodezza dall’estremo difensore tedesco. Il numero uno del Bayer si supera anche contro Griezmann. Il francese fa da raccordo tra il centrocampo e la linea offensiva, forse troppo leggera per mettere sotto pressione i due centrali. In effetti, la maggior parte delle incursioni si sviluppano sulle fasce, dove Saúl e Carrasco giocano ad alti ritmi. Molto bene anche Vrsaljko che, dalla fascia destra, appoggia con costanza la manovra dei ragazzi di Simeone.

Il primo tempo si chiude con un brivido procurato proprio ai padroni di casa, dopo una insistenze azione avvolgente sviluppata sui limiti dell’area di rigore.La retroguardia dell’Atlético, però, rischia poco. Fondamentale il contributo di Koke e di un ottimo Thomas. Proprio il giovane Thomas Partey si rende protagonista del disimpegno in fase difensiva più elegante della partita, accapparandosi applausi a scena aperta.

Per il Leverkusen, si menziona l’ottima prestazione dell’estremo difensore Leno, capace di rispondere anche alle situazioni più difficili. Ottimi i movimenti della coppia d’attacco, nonostante la fumosità nell’ultimo tocco. Non si segnala nessun errore arbitrale, né alcun incidente dentro o fuori dal campo. Durante l’intervallo, vengono proiettate le imaggini del 2-0 parziale del Monacó sul Manchester City di Pep Guardiola. Per l’Atlético, le porte dei quarti si schiudono. Tuttavia, in 45 minuti può succedere di tutto, e questo Simeone e tutti i partecipanti di questa fenomenale edizione della Champions, lo sanno benissimo.

Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: secondo tempo

I ragazzi del Cholo Simeone e i corsari tedeschi rientrano sul terreno di gioco con la stessa mentalità con cui si è chiusa la prima frazione. L’Atlético si dimostra attento e ordinato. Rischia il meno possibile e costringe il Leverkusen a un gioco compassato. I tedeschi provano a infilare la retroguardia dei padroni di casa ma con scarso esito. Almeno, fino alla prima metà del secondo tempo.

Dal 65esimo in poi, il Leverksuen alza i ritmi e riesce a prendere metri. L’ Atlético Madrid boccheggia e da una bella incursione centrale può nascere il gol del vantaggio degli ospiti. Uno strepitoso Oblak, peró, esegue tre parate a distanza ravvicinata nell’arco di 15 secondi. Il Calderón esplode per omaggiare la sua saracinesca. Jan Oblak dimostra di essere un elemento imprescindibile per i piani del Cholo Simeone e per mantenere in piedi una delle difese più granitiche d’Europa.

L’assalto delle aspirine continua e Oblak deve intervenire in altre tre occasioni. Ancora una volta, salva il risultato mantenendo la porta inviolata. L’Atlético rinuncia ad attaccare e prova semplicemente ad amministrare il gioco, lasciando troppo solo al francese Antoine Griezmann. Solo all’85esimo minuto lo stesso fantasista francese e finalista per il Pallone d’Oro parte in contropiede. L’azione si risolve in un nulla di fatto.

Gli ultimi minuti non provocano sussulti particolari e i biancorossi rientrano in pieno possesso dei tempi di gioco, abbassati drasticamente. La curva chiede l’ingresso nientemeno che di Alessio Cerci, cantando un Cholo sácalo, ovvero: Simeone mettilo dentro – riferito, ovviamente, all’illustre meteora biancorossa -. La richiesta della curva, però, non viene accolta dal mister della rojilbanca. L’incontro finisce a reti inviolate: l’Atlético Madrid passa ai quarti di finale e rientra tra le otto aspiranti al trono più prestigioso dell’Europa calcistica.

Al 90′

 

Prepartita Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: l’insidia per la strada verso Cardiff

L’Atlético Madrid è riuscito a portare a casa, da terra teutonica, un confortante 4-2. Risultato dall’immenso valore, per via della vittoria corsara e del gran numero di reti messe a segno. Il Bayer, infatti, necessita di almeno tre gol per potersi qualificare (mantenendo inviolata la propria porta). L’unico risultato che porta ai supplementari è il 2-4 degli ospiti. Risultati improbabili ma che, considerando l’incredibile capovolgimento nel ritorno tra Barcellona e PSG – con i catalani protagonisti della maggior remuntada nella storia delle coppe europee – non lascia dormire sonni tranquilli ai ragazzi di Simeone. Lo stesso Cholo invita a mantenere alta la concentrazione. L’allenatore argentino sa benissimo che in Europa qualsiasi errore può essere decisivo.

atlético Madrid - bayer leverkusen

Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: il precedente sorride alla rojiblanca

Proprio la sfida agli ottavi con il Leverkusen spianò la strada agli uomini di Simeone verso la seconda finale di Champions dell’ultimo quinquennio. Una sfida che, due anni fa, si concluse solo attraverso la spietata lotteria dei rigori. Quella notte, Jan Oblak salì definitivamente in cattedra, conquistando i cuori della tifoseria Rojiblanca.

Oggi, i biancorossi proveranno a chiudere i giochi quanto prima. Il Bayer Leverkusen rimane un avversario estremamente ostico, capace di mettere in difficoltà qualsiasi squadra attraverso un gioco ad alta intensità. Le maggiori pecche del Bayer si riscontrano in fase difensiva. Proprio lo sbilanciamento dei teutonici potrebbe essere la chiave di volta del gioco di Simeone. Il tecnico potrebbe puntare su ripartenze veloci: tanta quantità al centro del campo – per spezzare il gioco del Leverksuen – e l’offensiva di Griezmann, Torres e un terzo (probabilmente una mezz’ala) che sia capace di rilanciare i suoi in velocità. L’identikit sembra essere quello di Carrasco o Correa, con Gaitán pronto a subentrare.

Atlético Madrid – Bayer Leverkusen: tutto esaurito al Calderón

Come prevedibile, il ritorno degli ottavi di Champions vede il tutto esaurito in una notte di gala per il Vicente Calderón. Quella di oggi sarà una delle ultime partite europee giocate sul manto erboso a lato del Manzanarre. La afición rojiblanca  ha sempre dato quel quid alle giocate dei biancorossi nelle notti che contano, in quelle dove i campioni entrano sul palcoscenico più importante di tutti. A Madrid si respira una piacevole aria primaverile, nonostante l’umidità del Manzanarre irrigidisca le temperature. Il gap termico sarà sicuramente colmato dagli oltre 55.000 colchoneros, trepidanti per animare l’Atlético nel suo cammino verso la finale di Cardiff: la Champions è ormai l’ultimo obiettivo rimasto, dopo l’eliminazione nelle semifinali di Copa del Rey e l’addio anzitempo ai sogni di gloria in Liga.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
Tutti gli articoli di Alessandro Faggiano →