Atlético Madrid – Sevilla: al Calderón finisce 3-1 per la Rojiblanca. La primavera porta euforia e rinnovate speranze.

Pubblicato il 19 Marzo 2017 alle 12:24 Autore: Alessandro Faggiano

Atlético Madrid – Sevilla: al Calderón, la primavera porta euforia e rinnovate speranze

atlético madrid - calderón19 marzo: splende alto il sole sopra Madrid. I primi calori primaverili chiamano a raccolta l’afición rojiblanca, dopo un rigido inverno. Rinasce la natura e con essa rinvigorisce la speranza della compagine biancorossa. Approdata ai quarti di finale di Champions League senza soffrire, incontrando il Leicester City, l’avversario meno ostico – almeno sulla carta – nell’urna di Nyon e in avvicinamento alla terza posizione in campionato. La primavera sembra portare buone nuove per i ragazzi del Cholo e per i tifosi biancorossi, desiderosi di salutare il Calderón nel migliore dei modi. Ogni partita giocata nella casa dei Colchoneros è una festa celebrata con canti, applausi a scena aperta, sorrisi e cuori leggeri. Oggi, il Calderón saluta uno degli avversari storici dell’ Atlético Madrid: il Sevilla pluricampione della seconda competizione europea, nonché diretto rivale per il gradino più basso del podio nella Liga Santander.

Atlético Madrid

Atlético Madrid – Sevilla: il Calderón ospita gli inviperiti di Sampaoli

I ragazzi di Simeone arrivano con umore diametralmente opposto rispetto alla compagine andalusa guidata dall’argentino Jorge Sampaoli. Il Sevilla ha dimostrato di essere un osso duro per tutti, sia in Europa che in campionato. Proprio la solidità degli indemoniati di Sevilla sembrava una garanzia assoluta per il passaggio del turno di Champions contro la cenerentola Leicester. Lo strapotere dimostrato dagli spagnoli al Sánchez Pizjuán ha probabilmente illuso tutti (o quasi):dall’altra parte della Manica, in molti credevano nella rimonta. Un Comeback concretizzato con un provvidenziale 2-0. Il Leicester vince al King’s Stadium e butta fuori il Sevilla. Un finale drammatico per i ragazzi di Sampaoli che, nel giro di appena una settimana, perdono la scia del Real Madrid – a causa di due pareggi consecutivi – e il sogno di gloria nell’Europa che conta. La strada per Cardiff, per gli andalusi, è bloccata. Game over. Per la Liga, l’obiettivo sembra essersi realisticamente ridotto: dalla lotta per la prima posizione, si passa a quella per la terza. L’ Atlético Madrid incalza e con una vittoria dei padroni di casa, Sampaoli si ritroverebbe a solo due punti di vantaggio dai biancorossi. Uno scarto davvero esiguo, contando le undici giornate ancora da disputare.

Atlético Madrid – Sevilla: il prepartita

atlético madrid aficiónIl Cholo Simeone ha assicurato nell’ultima rueda de prensa che avrebbero giocato sia Fernando Torres che Kevin Gameiro. Ciò nonostante, i due non coincideranno in campo nello stesso momento. Il maggior dubbio per la formazione biancorossa, quindi, sembra essere quello legato all’attacco. Torres ritornerà dopo il trauma cranico subito contro il Deportivo la Coruña. Gameiro sembra essersi ripreso da un fastidio muscolare che l’ha tenuto lontano dai campi in concomitanza con il match di Liga in casa del Granada e il ritorno degli ottavi di Champions League. Tutti disponibili – o quasi – per Simeone, che conta su 19 elementi (di cui uno da escludere): Moyá, Oblak, Godín, Filipe, Savic, Vrsaljko, Lucas, Juanfran, Giménez, Koke, Saúl, Carrasco, Gabi, Thomas, Gaitán, Griezmann, Fernando Torres, Correa y Gameiro.

Atlético Madrid: Cerci nuovamente escluso

Il solo Cerci è stato escluso dalla convocazione, nonostante non soffra di alcun problema fisico. L’italiano era stato convocato negli ultimi incontri a causa della penuria di attaccanti. Tuttavia, il 29enne non è riuscito a giocare nemmeno per un minuto. L’unica occasione concessa da Simeone all’ala italiana fu in concomitanza con i 16esimi di finale di Copa del Rey contro il modesto Guijuelo. Simeone buttò Alessio Cerci nella mischia sul parziale di 10-0 per i biancorossi.

Atlético Madrid – Sevilla: le formazioni. C’è la “french conexión”

Atlético Madrid: Simeone si presenta con gli uomini più in forma. Oblak tra i pali. Vrsaljko e Filipe Luis coprono le fasce, con Savic interno destro e Godín interno sinistro. Centrocampo tipico con Saúl  in contenimento, Gabi e Koke al centro – dando sia quantità che qualità – e, più avanzato, Carrasco (dotato di maggior estro). La riserva in attacco viene scelta a favore del francese Kevin Gameiro, rigenerato dalla fiducia riposta da Simeone. Dopo lo stop di una decina di giorni, Gameiro viene proposto come rifinitore, appoggiato dall’immancabile Antoine Griezmann.

A disposizione: Moyá, Lucas, Juanfran, Nico Gaitán, Giménez, Correa e Fernando Torres.

Sevilla:  gli ospiti schierano Sergio Rico tra i pali. Linea difensiva formata da Mariano, Mercado, Rami (vecchia conoscenza del calcio italiano) e Lenglet; a centrocampo, Escudero, lo sfortunato N’Zonzi (reo di aver sbagliato un rigore decisivo in casa delle Foxies) e gli ottimi Samir Nasri e Pablo Sarabia; Ben Yedder prima punta viene accompagnato da capitan Vitolo.

A disposizione: Caro (secondo portiere), CarriÇo, Iborra, Correa, Montoya, Vázquez e il jolly Jovetic.

Atlético Madrid – Sevilla, primo tempo: tanto ambiente, e pochi (ma buoni) sussulti della Rojiblanca

atlético madrid aficiónL’ambiente è quello delle grandi occasioni: il Calderón fa il pieno ancora una volta, complice la bella giornata  primaverile che spinge gli aficionados a riempire ogni posto a sedere. La partita risulta decisiva per il gradino più basso del podio e la rivalità con il Sevilla è tra le più accese della Liga. Il fattore campo sembra farsi sentire e l’Atlético spinge molto di più della compagine  di Sampaoli. Fin dal primo minuto la Rojiblanca attacca lo spazio con gran decisione, facendo girare bene la palla e contrastando in maniera efficace le sortite del Sevilla.

Per sfortuna di Simeone, l’ottimo Vrsaljko (fin qui protagonista di una eccelso girone di ritorno) è costretto ad uscire dal terreno di gioco dopo appena due minuti. Possibile stiramento per lui. A prendere il suo posto è il veterano Torres Juanfran. Le occasioni da gol scarseggiano ma la pressione della rojiblanca è alta. Al dodicesimo minuto Kevin Gameiro va vicinissimo al gol grazie ad una bella ripartenza. Rico devia quanto basta il pallonetto del francese. Il pallone sbatte sulla traversa e ritorna in campo.

Il Sevilla sembra prendere le misure e impensierisce in un paio di occasioni la retroguardia biancorossa. Protagonista in negativo Sávic, poco attento nella marcatura dell’attaccante (al trentunesimo) e autore di un passaggio molto azzardato due minuti dopo che rischia di cogliere in fallo la difesa.

atlético madrid sevillaDopo due brividi innecessari, l’Atlético trova la via del gol sugli sviluppi di una punizione centrale dal limite dell’area. Una pennellata in area per il cabezazo di Godín permette alla Rojiblanca di trovare il gol del vantaggio. Calderón in delirio per lo stacco perentorio dell’anima della difesa biancorossa. Atlético meritatamente in vantaggio. Pochi minuti dopo (al 36′) arriva un’altra buona occasione per i ragazzi di Simeone, ancora uan volta da calcio piazzato. Negli ultimi dieci minuti di gioco, poche emozioni ma tanto ambiente. Il Calderón si dimostra il vero protagonista degli scontri casalinghi dell’ Atlético Madrid. Si va al riposo sul risultato di 1-0 per la Rojiblanca.

Partita finora intensa dal punto di vista emotivo. Le due squadre giocano mettendoci grande aggressività. L’Atlético, però, ha una marcia in più. I biancorossi arrivano primi su quasi ogni pallone e non concedono quasi nulla all’avversario. La sfida tra Sampaoli e Simeone, per ora, la stravince il Cholo. Sampaoli viene associato in molte occasioni allo stesso allenatore della Rojiblanca, per la maniera di far giocare i suoi. Attualmente, l’allievo viene rimandato dal maestro.

Atlético Madrid – Sevilla, secondo tempo: si scatena la connessione francese. Torres viene riaccolto da un boato assordante

Il seocndo tempo comincia così com’è finito il primo: ritmi abbastanza blandi, con la rojiblanca in pieno possesso del gioco. Proprio questi ritmi permettono all’Atlético di far esprimere al meglio il gioco dei suoi fantasisti. Uno su tutti, Antoine Griezmann. Il francese sale in cattedra e mostra le sue doti di assist man, elargendo palloni preziosi al connazioale Gameiro. Proprio l’ex sevillista serve un pallone morbido per il centro dell’area al finalista del Balon d’Or. Griezmann spara a lato, con il pallone che finisce fuori dallo specchio per pochi centimetri.

Lo stesso Griezmann prova a ricambiare il favore, mettendo sul piede di Gameiro la palla del possibile 2-0. Gameiro, a tu per tu con Rico, si lascia irretire. Nel tentativo di dribbling, Rico lo ferma e interviene sul pallone. È questo il preludio al raddoppio della rojilbanca. Ancora una volta un calcio di punizione da posizione ravvicinata. Lo stadio incita Griezmann, in punto di battuta. Il francese si prende il suo tempo, una breve rincorsa e il zurdazo (il sinistro) che disegna una traiettoria stupenda. Il pallone si scaglia sotto la traversa ed entra con prepotenza. Rico non può nulla e i pochi sostenitori del Sevilla accorsi al Calderón rimangono ammutoliti.

Immediatamente arriva il cambio della delantera, con Gameiro out per Torres. Il canterano torna dopo alcune settimane di assenza. Il boato con cui il Calderón accoglie il suo beniamino è assordante.

Il canovaccio continua e nonostante il 2-0 l’ Atlético Madrid continua a rendersi pericoloso. Il Sevilla, invece, sembra tirare i remi in barca, nonostante le grida di Sampaoli. La casa dell’ Atlético é una bolgia e la differenza di morale si può avvertire nei tempi e nella decisione dei contrasti. Da una ripartenza condotta brillantemente da Griezmann, arriva il terzo gol dell’Atlético: il passaggio verso la corrente Carrasco culmina con un tiro del belga, deviato dal portiere. Il pallone schizza il centro dell’area dove è presente Jorge Koke. Il numero 6 dell’ Atlético deve solo spingerla dentro. Il tap-in vale il 3-0 per i padroni di casa.

Partita che sembra chiusa. I colchoneros continuano ad attaccare e un Sevilla con poco mordente prova a difendersi come possibile da una disfatta che farebbe molto male al morale. Nel giro di pochi minuti, Torres getta alle ortiche due buone occasioni, la seconda decisamente migliore della prima. Proprio nella ripartenza della seconda – propiziata dal portiere Rico – Jovetic vola sulla fascia e la scarica su Correa, entrato con il suo carico di energie fresche nel secondo tempo. Il numero 11 del Sevilla supera tutti in velocità e trafigge Oblak sotto le gambe. Il Sevilla accorcia all’84esimo.

Il gioco si apre ed entrambe le squadre tornano a sfidarsi a viso aperto. Gli uomini di Sampaoli recuperano fiducia, mentre i ragazzi di Simeone gestiscono il gioco e provano a ripartire. Proprio un contropiede iniziato dall’illuminazione di Filipe Luis poteva regalare il quarto gol ai padroni di casa. Ancora una volta, Koke ha la possibilità di far male. Tuttavia, nell’uno contro uno e con la pressione del difensore, il tiro affrettato non consente di trafiggere Rico. Il portiere è bravo a reagire in maniera composta ed evitare il poker. La partita segue a ritmi estremamente serrati fino alla fine, con il Calderón particolarmente vivace. L’ Atlético Madrid vince e convince, strapazzando il suo diretto avversario per la terza posizione nella Liga che garantisce l’accesso diretto alla Champions League.

Atlético Madrid – Sevilla: il commento post-partita. Rojiblanca sulla retta via per Cardiff

I biancorossi sono più vivi che mai e dimostrano la loro solidità. Gli uomini di Simeone giocano una delle migliori partite della stagione e annullano la grinta e i tatticismi del Sevilla. Un 3-1 che conferma la superiorità dell’ Atlético Madrid rispetto al suo diretto rivale per il gradino più basso del podio. In maniera indiretta, il Cholo lancia un messaggio chiaro al Leicester City. La rojiblanca affina le armi in vista della retta finale della stagione. Il motore gira a pieni regimi e la via per Cardiff sembra essere davvero quella giusta. Il condottiero Simeone dovrà stare attento a non far calare l’attenzione. Tuttavia, i colchoneros sono abituati a non sottovalutare nessun avversario e a giocare al massimo contro qualsiasi formazione, dando quel quid ulteriori nei martedì e mercoledì notte.

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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