Sante Notarnicola età, causa della morte e chi era il bandito

Pubblicato il 23 Marzo 2021 alle 10:18 Autore: Claudia Mustillo

È morto a 82 anni Sante Notarnicola, il “bandito”, membro della banda Cavallero e condannato all’ergastolo. 

Una storia d’altri tempi, direbbe Francesco De Gregori, quella di Sante Notarnicola, conosciuto anche come “il bandito poeta”. Nasce nel 1938 a Castellaneta, in provincia di Taranto, trascorre l’infanzia in un istituto e poi a 13 anni si trasferisce a Torino, per raggiungere la madre. Si avvicina al comunismo e alle lotte proletarie, iscritto prima alla FGCI (l’organizzazione giovanile legata al PCI) e al Partito Comunista Italiano, poi, per legarsi infine a gruppi anarchici e rivoluzionari.

Nel 1963 Sante Notarnicola incontra Pietro Cavallero, il capo della banda Cavallero. La banda formata da Sante Notarnicola, Pietro Cavallero, Donato Lopez – detto Tuccio – Adriano Rovoletto e Danilo Crepaldi, che morì nel 1966 in un incidente aereo. Il gruppo si unì a Torino, in un bar di corso Vercelli, con l’obiettivo e il desiderio di ripristinare la giustizia sociale. Le iniziali rapine della banda rivoluzionaria si trasformarono negli anni in scorribande violente e si conclusero nel 1967 quando, dopo aver svaligiato una filiale del Banco di napoli a Milano, la banda in fuga apre il fuoco sulla polizia e sui passanti, saranno tre i morti: Virgilio Odoni, Giorgio Grossi e Franco de Rosa. 

L’arresto e la condanna all’ergastolo per Sante Notarnicola

Dopo giorni di latitanza nelle campagne della Pianura Padana, Cavallero e Sante Notarnicola vennero arrestati e dopo circa 21 udienze l’ultima sentenza infligge l’ergastolo ad entrambi. Il carcere, però, non spense l’animo rivoluzionario di Notarnicola che ben presto iniziò a battersi per le condizioni carcerarie dei detenuti, conquistando una serie di diritti sino ad allora negati, tra cui: carta e matita per scrivere o la possibilità di possedere più di un libro in cella. È proprio in carcere che Sante Notarnicola diventa il “bandito poeta” perchè inizia a scrivere, il suo primo libro viene pubblicato dalla Feltrinelli nel 1972 “L’evasione impossibile”. 

Nel 1978 il nome di Sante Notarnicola è il primo sulla lista di nomi indicati dalle Br per i detenuti da liberare in cambio del rilascio di Aldo Moro. 

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L'autore: Claudia Mustillo

Laureata in Mass Media e politica, poi, ha frequentato il master in Marketing e comunicazione politica ed istituzionale. Si è avvicinata al giornalismo grazie all’esperienza nella redazione di Radio3 Mondo e del programma televisivo Fake-La Fabbrica delle notizie, dove si è occupata di fact-checking e debunking delle notizie. Da un anno collabora con la redazione di Termometropolitico.it
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