Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Italia promossa a pieni voti

Pubblicato il 22 Giugno 2021 alle 10:28 Autore: Guglielmo Sano
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: arrivano le conclusioni della Commissione Ue

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Italia promossa a pieni voti

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: oggi fondamentale incontro tra Ursula von der Leyen e Mario Draghi sul programma di investimenti italiano. Il Presidente della Commissione Ue comunicherà il parere finale di Bruxelles sul testo.

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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: incontro von der Leyen-Draghi

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: oggi, martedì 22 giugno 2021, il Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sarà a Roma per incontrare il Capo del Governo italiano Mario Draghi. Il vertice riguarda l’esteso programma di investimenti italiano post pandemia di Covid – appunto il PNRR – programma che si intende realizzare con le risorse stanziate dall’Europa attraverso il Recovery Fund. Secondo le anticipazioni, l’Italia è stata promossa – a pieni voti – da Bruxelles: a parte qualche limatura, il testo permetterà di ricevere le prime risorse tra fine luglio e metà agosto.

Italia promossa a pieni voti sul PNRR

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: per una volta, sembra che le autorità di Bruxelles abbiano promosso l’Italia “a pieni voti”. In breve, erano 11 i parametri che bisognava soddisfare per sbloccare le risorse stanziate dall’Ue: in generale, l’organo richiedeva a ogni paese Ue interventi strutturali e innovativi sulla propria economia; naturalmente, dovevano rientrare in dei precisi limiti di spesa. Quindi, ogni punto del programma doveva essere valutato: in pratica, la Commissione assegna un vero e proprio voto ad ogni voce di costo, A quello più alto, seguono B e C. Il programma di investimenti italiano dovrebbe aver incassato il massimo punteggio sulla maggior parte dei punti.  

Come si scriveva, manca giusto qualche limatura poi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dopo un passaggio (più che altro formale) attraverso il Consiglio Europeo, sarà definitivamente approvato. Nel giro di un paio di mesi, l’approvazione permetterà di far partire le prime risorse europee destinate al rilancio post pandemia di Covid: il 13% circa del totale richiesto dal Governo, cioè più o meno 25 miliardi di euro che si potranno spendere senza dover rispettare particolari vincoli e limitazioni.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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