Variante epsilon: cosa cambia rispetto alla Delta e attuale diffusione

Pubblicato il 6 Luglio 2021 alle 10:51 Autore: Guglielmo Sano
Variante epsilon: cosa cambia rispetto alla Delta e attuale diffusione

Variante epsilon: cosa cambia rispetto alla Delta e attuale diffusione

Rimane preoccupante la diffusione della variante Delta in tutto il mondo, nel frattempo, però, grazie al sequenziamento, si continuano a individuare nuove mutazioni del Sars Cov 2. Tra queste una delle più insidiose è la variante Epsilon: secondo i primi studi è più contagiosa e più resistente agli anticorpi rispetto alle altre.

Variante epsilon: le particolarità della mutazione

Sempre più concreto il rischio di una nuova ondata di contagi generale a causa delle mutazioni del Sars Cov 2. In questo momento, a destare le maggiori preoccupazioni è sicuramente la variante Delta che, nel corso dei prossimi mesi, sembra destinata a diventare la versione dominante del coronavirus. Tuttavia, grazie al sequenziamento, la comunità scientifica continua a scoprirne di nuove, tra queste anche la variante Epsilon.

Individuata per la prima volta a marzo 2020 in Danimarca, è stata approfonditamente studiata nei laboratori della California (pare sia ormai dominante in buona parte degli Stati Uniti orientali). D’altro canto, non è ancora particolarmente diffusa, soprattutto in Europa (in Italia rilevati due casi di contagio). Secondo gli ultimi studi, la sua possibile diffusione è particolarmente insidiosa poiché si sta dimostrando particolarmente resistente agli anticorpi: non solo a quelli generati a seguito di somministrazione di vaccini (compresi quelli realizzati con tecnologia a RNA messaggero, in pratica, i composti Pfizer e Moderna) ma anche a quelli sviluppati dai guariti dal Covid.

Dove è diffusa al momento

La variante Epsilon (B.1427 e B.1429) potrebbe essere anche il 20% più contagiosa rispetto alla versione base del Sars Cov 2. A maggio 2021 risultava presente in almeno 34 paesi, nel mese di giugno se ne sono aggiunti altri 10, portando il totale a 44: Usa, India, Corea del Sud e Giappone, anche in Europa non sono mancate le segnalazioni nelle ultime 4 settimane. Solo un caso in Belgio, due in Finlandia (come in Italia), 5 in Olanda e Spagna, 7 in Francia, 10 in Germania. Il paese in cui è più diffusa la Danimarca (37 casi).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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