Comincia il semestre bianco per Mattarella: cosa significa e cosa cambia

Pubblicato il 3 Agosto 2021 alle 10:20 Autore: Guglielmo Sano
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Comincia il semestre bianco per Mattarella: cosa significa e cosa cambia

Oggi, martedì 3 agosto 2021, comincia il cosiddetto semestre bianco per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Che cosa si intende esattamente con questa espressione e cosa cambia per le funzioni del Capo dello Stato.

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Semestre bianco: di cosa si tratta?

Oggi, martedì 3 agosto 2021, comincia il cosiddetto semestre bianco per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In poche parole con semestre bianco si indicano i sei mesi finali del mandato di durata settennale del Capo dello Stato: Mattarella si è insediato al Quirinale il 3 febbraio 2015. Durante questo periodo viene interdetta al Presidente della Repubblica una delle sue principali prerogative cioè quella di sciogliere le Camere, primo passo del percorso che porta a indire nuove elezioni politiche.

Il semestre bianco è previsto dall’articolo 88 della costituzione. Nello specifico, tale articolo – al secondo comma – prescrive che il Capo dello Stato “non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”. L’ultima parte è stata inserita su proposta del sesto Governo Andreotti: la modifica si rese necessaria a seguito di un “ingorgo istituzionale” accaduto con Cossiga Presidente della Repubblica negli ultimi mesi della decima legislatura (era impossibilitato a sciogliere le Camere, quindi, di fatto non si poteva far partire la legislatura successiva).

A cosa serve il meccanismo?

Il senso della norma che prevede il semestre bianco è chiaro se si considera che la Costituzione è impiantata su un forte “equilibrio” tra i poteri: in pratica, si è voluto prevedere un meccanismo tale da evitare che un Capo dello Stato potesse sciogliere le Camere alla fine del suo mandato e magari favorire l’elezione di altre Camere inclini a eleggere un nuovo Capo dello Stato “fedele” a quello uscente (o magari inclini, addirittura, a concedergli un secondo mandato).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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