Bonus ristrutturazioni: ok alla proroga al 2022

Pubblicato il 25 Ottobre 2021 alle 12:23 Autore: Claudio Garau

Bonus ristrutturazioni: ok alla proroga al 2022 

Buone notizie per tutti coloro che intendono ristrutturare la propria abitazione, perché ad esempio l’hanno acquistata da poco e intendono apporre delle migliorie di rilievo. Infatti, dopo un periodo di incertezza sulla conferma o meno dell’agevolazione fiscale anche per l’anno prossimo, è arrivata l’ufficialità. 

Il bonus ristrutturazioni è stato prorogato fino alla fine del 2022, rappresentando così un’occasione per investire e risparmiare allo stesso tempo. Riportiamo di seguito alcune informazioni utili in tema di bonus ristrutturazioni per non rischiare di perderlo. 

Bonus ristrutturazioni: che cos’è in breve 

Il bonus ristrutturazioni è stato finora apprezzato dai contribuenti, e anche per questo motivo è stata prevista la proroga fino al 31 dicembre 2022.  

L’agevolazione in oggetto consente una detrazione fiscale per i contribuenti che compiono lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli, nel periodo di tempo coperto dal bonus stesso. 

In buona sostanza, attraverso il bonus ristrutturazioni è possibile portare in detrazione Irpef del 50% le spese relative agli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio, entro il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.  

La detrazione, che può arrivare ad un massimo di 48.000 euro, dovrà essere suddivisa in 10 quote di pari importo da utilizzare annualmente. 

Nuovo digitale terrestre, boom di critiche per la Rai: ecco perchè

Bonus ristrutturazioni: la proroga al 2022 non include sostanziali novità 

All’orizzonte non sembrano esservi variazioni di rilievo, circa il meccanismo del bonus ristrutturazioni. Esso continuerà a spettare per le spese di manutenzione straordinaria negli edifici singoli, mentre è riconosciuto anche per la manutenzione ordinaria nei condomini. 

In particolare, i lavori inclusi nel bonus ristrutturazioni sono i seguenti: 

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia compiuti su parti comuni di edifici residenziali, vale a dire su condomini (interventi di cui alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001); 
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia compiuti su singole unità immobiliari residenziali di ogni categoria catastale, anche di tipo rurale e relative  pertinenze (interventi di cui alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). 

L’agevolazione fiscale può essere ottenuta da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, sia residenti sia non residenti in Italia. In particolare il bonus ristrutturazioni può essere domandato dai seguenti soggetti che sostengono le spese per il recupero del patrimonio immobiliare: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (ossia uso, usufrutto, superficie, abitazione); comodatari o locatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non inclusi fra i beni strumentali o merce; soggetti che producono redditi in forma associata alle identiche condizioni già valevoli per gli imprenditori individuali. 

Come si può notare, vi è un’amplissima varietà di aventi diritto al bonus ristrutturazioni che, come accennato, sarà attivo anche il prossimo anno. 

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU GOOGLE NEWS

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Claudio Garau →