Dichiarazione sostitutiva unica e RdC: il questionario INPS

Pubblicato il 10 Dicembre 2021 alle 12:31 Autore: Claudio Garau
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Forse non tutti sanno che con il messaggio n. 4007 del 17 novembre 2021, l’Istituto di previdenza ha resto noto che il mese scorso è cominciata una rilevazione di customer experience, avente ad oggetto i servizi di informazione e supporto alla compilazione della dichiarazione sostitutiva unica, ai fini del rilascio dell’attestazione ISEE. Il questionario inoltre contiene una parte specificamente dedicata al reddito di cittadinanza.  

Vediamo qualche ulteriore dettaglio di un’indagine certamente significativa, anche alla luce del fatto che il RdC sarà, con tutta probabilità, rivoluzionato nel 2022.  

Dichiarazione sostitutiva unica e RdC: il campione scelto per il questionario

L’appena citata rilevazione riguarda circa 350.000 utenti, accomunati da un ISEE inferiore ai 10mila euro nell’ultimo biennio 2020-2021. Agli utenti selezionati e dunque facenti parte del campione, una email contenente il link ad un questionario anonimo

Come appena accennato, il questionario altresì include un focus sul reddito di cittadinanza, il quale serve a valutare sia l’adeguatezza della misura contro la povertà, sia la soddisfazione degli utenti rispetto alla qualità dei servizi forniti dall’INPS. 

Rimarchiamo che i servizi INPS di sostegno alla compilazione della dichiarazione sostitutiva unica sono molto utili perché strumentali al rilascio dell’ISEE, a sua volta necessario ad aver accesso a bonus, prestazioni assistenziali e agevolazioni previste dallo Stato. 

Dichiarazione Isee e agevolazioni: perché è meglio farla entro gennaio 2022

L’indagine INPS in coordinamento con il Ministero del Lavoro e il Comitato Scientifico 

Il questionario su dichiarazione sostitutiva unica e RdC ha la precisa finalità di consentire alle istituzioni di elaborare aggiornamenti e migliorie ai servizi e strumenti a disposizione. La parte dedicata al reddito di cittadinanza è altresì degna di nota perché le risposte fornite dal campione serviranno ad apporre precisi aggiustamenti al meccanismo del RdC. 

Gli esperti in effetti stanno lavorando alle modifiche al RdC già da alcuni mesi, ma il contributo dei 350.000 selezionati sarà, come accennato, idoneo a calibrare meglio gli interventi correttivi. 

Di seguito le parole recentemente usate dall’Istituto, a commento dell’iniziativa del questionario: “L’INPS, per le finalità di rispettiva competenza, metterà a disposizione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e del Comitato Scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza i risultati aggregati in forma anonima della rilevazione”. 

Insomma, molti dei beneficiari del RdC potranno così fornire il proprio apporto, in una prospettiva di ascolto e compartecipazione. I risultati dell’indagine saranno poi resi noti con successivo messaggio dell’Istituto di previdenza. 

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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