Cosa aspettarsi dalla stagione di tennis 2022

Pubblicato il 11 Aprile 2022 alle 18:02 Autore: Gianni Balduzzi

Cosa aspettarsi dalla stagione di tennis 2022

La stagione del grande tennis internazionale è già entrata nel vivo e agli Australian Open, il primo Slam disputato quest’anno, a trionfare è stato lo spagnolo Rafael Nadal che è tornato a esprimersi ai livelli cui ci aveva abituato in passato. In testa alla classifica ATP, però, c’è ancora il serbo Novak Djokovic la cui leadership è stata interrotta per poco meno di un mese dal russo Medvedev. Continua poi la crescita degli italiani con Berrettini che è stabilmente nei TOP 10 e con Sinner che sta vivendo un periodo di flessione ma che sta lavorando duramente per tornare tra i migliori 10 al mondo.

Djokovic torna al numero 1, ma Medvedev insegue

Inutile girarci intorno, il numero 1 del tennis mondiale è il serbo Novak Djokovic che continua a dominare la classifica ATP da più di tre anni. Nole è l’unico dei Fab Three che in questi anni non ha mai accusato un problema fisico e sembra crescere ancora di settimana in settimana, sia dal punto di vista fisico, che dal punto di vista mentale. L’unico che al momento sembra in grado di impensierire la sua leadership nella classifica mondiale è il russo Medvedev che è efficace in campo e ha ormai ha consapevolezza di potersela giocare alla pari con tutti. Questo 2022 ci ha anche regalato il ritorno ad alti livelli di Rafael Nadal che al 24 di marzo, secondo anche le quote sul tennis, è nuovamente il favorito per la vittoria del prossimo Roland Garros: torneo che gli ha permesso di entrare per sempre nella storia di questo sport. Il maiorchino, però, dovrà stare lontano dai campi per almeno un mese, a causa di un infortunio al costato rimediato nell’ultimo torneo di Indian Wells, ma la sensazione è che saprà tornare ancora una volta a dare spettacolo sulla sua terra rossa. Resta invece lontano dai campi invece Roger Federer, che continua a faticare a causa dei tanti infortuni al ginocchio che ha rimediato negli ultimi anni, ma che sta facendo di tutto per tornare in un buono stato di forma in vista del torneo di Wimbledon in programma come di consueto questa estate.

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Berrettini e Sinner vogliono sorprendere

Gli ultimi decenni per il nostro tennis sono stati tutt’altro che semplici e l’unico che è riuscito a tenere alta la bandiera tricolore è stato Fabio Fognini. Negli ultimi due anni, però, la musica è cambiata e i tifosi azzurri si stanno godendo le prestazioni di Matteo Berrettini e Jannik Sinner che sono le punte di diamante del nostro movimento. Berrettini, a soli 25 anni, è ormai stabilmente tra i migliori tennisti al mondo, continua a crescere su ogni superficie ed è reduce dalla stagione 2021 in cui è riuscito a portarsi a casa il torneo del Queen’s, il primo italiano nella storia a riuscirci, a raggiungere la finale sull’erba londinese di Wimbledon e a partecipare per la seconda volta in carriera alle NITTO ATP FINALS. Il tennista romano, però, accusa ora dei fastidi muscolari che ne stanno condizionando il rendimento e la speranza è che nel prossimo futuro possa tornare a esprimere nuovamente appieno tutto il proprio potenziale. Fatica anche Jannik Sinner, con l’altoatesino classe 2001 che l’anno scorso è entrato per la prima volta in carriera nella classifica ATP, ma che quest’anno non è ancora riuscito a compiere il definitivo salto di qualità. I quarti di finale raggiunti agli Australian Open sono un buon punto di partenza, ma ora l’attenzione è tutta rivolta a come si comporterà dopo aver cambiato allenatore dopo più di sette anni. Il matrimonio tra Jannik e il suo coach Piatti è infatti terminato proprio al termine dell’Australian Open e siamo curiosi di capire se questo cambiamento radicale sortirà o meno gli effetti sperati. Alle spalle di Berrettini e Sinner continuano a crescere i vari Sonego e Musetti che però non hanno ancora trovato la continuità di risultati richiesta per risiedere stabilmente in TOP 30.

La stagione del grande tennis internazionale si prepara a entrare nel vivo e non vediamo l’ora di scoprire chi alla fine riuscirà a chiudere l’anno al primo posto. Djokovic resta l’uomo da battere, ma occhio al ritorno di Rafael Nadal e alla crescita dei tanti nuovi tennisti come i nostri Berrettini e Sinner e lo spagnolo Alcaraz.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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