SuperBonus 110, Giorgetti “Dirottare offerta sul settore Pubblico”

Pubblicato il 11 Novembre 2022 alle 11:58 Autore: Alessandro Faggiano
Giancarlo Giorgetti su superbonus 110 Crisi di governo, Giorgetti Salvini unico a voler andare avanti

SuperBonus 110, Giorgetti “Dirottare offerta sul settore Pubblico

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Un tema di cui non si parla moltissimo ma che è certamente importante per l’economia italiana, è quello riguardante l’edilizia e il Superbonus 110 introdotto dal governo Conte II. Una manovra che ha sicuramente stimolato l’economia ma che è stata più volte osteggiata per l’alto costo per le casse dello Stato. Costi che sarebbero recuperati dall’incremento del PIL ma che a questo va aggiunto il livello non ben definito di illegalismi e irregolarità. In questo momento, si vive una fase in cui gran parte dei crediti d’imposta sono bloccati e non possono essere ceduti. Sul tema è intervenuto il Ministro Giorgetti.

Superbonus 110, le parole del Ministro Giorgetti: “dirottare su edifici Pubblici”

“I bonus edilizi stanno causando rilevanti maggiori oneri rispetto alle stime e l’incremento, sulla base delle informazioni al primo settembre di quest’anno segnala uno scostamento complessivo di 37,8 miliardi sull’intero periodo di previsione. Il Superbonus 110 sarà rivisto in modo selettivo, perché il governo non ritiene equo destinare una così ingente massa di risorse ad una limitatissima fetta dei cittadini. Non è da sottovalutare il contributo che ha dato questa misura in una fase particolarmente critica dell’economia, ma è giunto il tempo di una riflessione comune”. E sulla selettività del Superbonus 110, il Ministro dell’Economia e delle Finanze sembra aver trovato una risposta. “C’è la possibilità offerta dal Repower E.U. che, quando sarà approvato, ci potrà permettere di fare una grande operazione, simile a questa del superbonus 110%, ma per gli edifici pubblici. Significa dirottare l’offerta che c’è nell’edilizia per mettere in condizioni di risparmio energetico tutta una serie di edifici pubblici.” In sintesi, quindi, i destinatari passerebbero dall’essere privati a Pubblici.

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Mantenimento dell’attività delle imprese, ma meno opportunità per i privati

In questo modo, si dovrebbe garantire una continuità operativa delle imprese che già soffrono per il blocco delle cessioni dei crediti d’imposta. Tuttavia, questa scelta penalizzerebbe i cittadini privati ed imprese che avevano intenzione di provvedere a delle riforme e ristrutturazioni per la propria abitazione, locali commerciali e stabilimenti produttivi.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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