Mondiali in Qatar 2022, i tifosi di calcio sono i più critici contro la scelta del Paese ospitante

Pubblicato il 16 Novembre 2022 alle 16:30 Autore: Gianni Balduzzi
dove vedere napoli-bologna serie A diretta tv streaming, Qatar 2022

La generazione Z vuole che il calcio abbia un maggiore ruolo sociale

I Mondiali di calcio all’avvio in Qatar in Italia sono al centro delle discussioni degli sportivi soprattutto per l’assenza dell’Italia, che per la seconda volta, dopo il 2018, è stata esclusa dalla competizione.

Nel resto del mondo, però, il tema più importante è l’imbarazzo del mondo del pallone verso una competizione che si tiene in un Paese che nel campo dei diritti umani è all’avanguardia come in quello del calcio, cioè pochissimo.

La percezione degli italiani su questo tema non è, comunque, molto diversa da quella espressa dai tanti critici della manifestazione.

Per il 39% degli intervistati e il 44% dei tifosi di calcio è il simbolo di un sistema malato, in cui conta solo il denaro. Per il 36% (45% tra i tifosi) il Qatar non è democratico e calpestando i diritti umani non avrebbe dovuto ospitare i Mondiali.

Queste sono le due posizioni più popolari tra quelle proposte negli ultimi sondaggi di Swg sul tema. Il 21%, che diventa il 25% tra i tifosi, poi, pensa che l’emirato sia un Paese senza tradizione calcistica, e anche per questo non dovrebbe essere sede della competizione. Il 20% sottolinea la temperatura alta, per quanto sia proprio per questo che si gioca in questa stagione.

Il 28% di chi è appassionato di calcio, inoltre, crede che l’assegnazione al Qatar dei Mondiali 2022 sia viziata dalla corruzione interna alla Fifa.

Solo il 20% degli italiani e il 10% dei tifosi non vede particolari criticità

Riguardo alle recenti parole dell’ambasciatore qatariota per i Mondiali sull’omosessualità, definita un disturbo mentale, per il 35% si dovrebbe immediatamente sospendere la manifestazione. È una percentuale che sale al 45% tra chi è disinteressato al calcio, mentre per il 15% ci vorrebbe una reazione dimostrativa e provocatoria durante le partite. Questa è un’opzione particolarmente apprezzata da chi fa parte della generazione Z (35%).

Nel complesso il 50% crede si dovrebbe reagire a livello collettivo a queste affermazioni, una percentuale che sale al 64% tra i più giovani.

Solo per il 24% in realtà chi decide di andare in Qatar deve rispettare le regole e la cultura del luogo, mentre per il 26% dovrebbero essere solo le autorità a farsi sentire contro il razzismo qatariota.

Qatar 2022, per il 64% il calcio italiano dovrebbe prendere posizione anche se è stato escluso dai Mondiali

La maggioranza degli italiani, il 64%, ritiene che non importa se siamo stati esclusi da Qatar 2022, il calcio del nostro Paese dovrebbe comunque prendere una posizione nel dibattito mondiale sulla competizione.

Per il 40% ci si deve esprimere sulla tutela dei diritti umani, mentre altri sono più radicali, il 18% crede che si debba appoggiare chi boicotta il torneo e il 6% che si dovrebbe chiedere agli appassionati di non seguire le partite.

Anche in questo caso per la linea dura sono soprattutto i giovani della generazione Z.

Mondiali in Qatar

Proprio questi ultimi sono i più convinti della necessità che il calcio rivesta anche un ruolo sociale oltre sportivo e di intrattenimento. Crede che sia fondamentale o importante l’80% di essi. Mentre l’81% dei millennials crede che debba anche lanciare un messaggio di pace.

Per il 75% di tutti gli intervistati dovrebbe sensibilizzare sui diritti dei disabili, per il 70% sulla tutela dell’ambiente e per il 66% sulla parità di genere.

Il 77% crede che debba aiutare a proteggere le persone Lgbtq

Mondiali in Qatar

Questi sondaggi politici sono stati realizzati tra il 9 e l’11 novembre con metodo Cawi su 800 soggetti

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
Tutti gli articoli di Gianni Balduzzi →