Spoils system: di cosa si tratta e cosa farà il Governo Meloni?

Pubblicato il 10 Gennaio 2023 alle 12:56 Autore: Guglielmo Sano
Spoils system: di cosa si tratta e cosa farà il Governo Meloni?

Spoils system: di cosa si tratta e cosa farà il Governo Meloni?

Negli ultimi giorni la luce dei riflettori si è accesa ancora una volta sullo spoils system. Si tratta di una pratica politica resa disponibile ai governi italiani da un paio di decenni grazie alla cosiddetta Riforma Bassanini. In breve, consiste nella possibilità di cambiare i dirigenti pubblici e, in particolare, quelli di ministeri e agenzie statali. Uno sguardo veloce ai principi che regolano il meccanismo.

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Spoils system: di cosa si tratta?

Negli ultimi giorni è tornata ad accendersi la luce dei riflettori sullo spoils system: si tratta di un meccanismo ben radicato nella politica dei paesi anglosassoni, è una pratica standard della politica americana per esempio (negli Usa è possibile osservare al cambio di amministrazione la rimozione anche totale dei vertici delle Pubblica Amministrazione). In poche parole, consente ai governi di nuovo insediamento di sostituire i dirigenti pubblici, in particolare, quelli dei ministeri o delle agenzie statali, con personalità “di fiducia”.

La possibilità di inserire in caselle chiave della burocrazia funzionari più in linea con l’esecutivo è garantita ai governi italiani dalla cosiddetta Riforma Bassanini (dal nome del ministro Franco Bassanini che ne ispirò l’impianto). Quest’ultima è un insieme di leggi approvate a fine anni 90 che andarono a modificare l’assetto della PA introducendo tra le altre cose, appunto, lo spoils system. Nel caso italiano il meccanismo si applica solo agli incarichi di funzione dirigenziale dei ministeri e delle Agenzie poste sotto l’egida degli stessi: la possibilità di usufruirne cessa decorsi 90 giorni dal voto di fiducia. Dunque, il Governo Meloni ha tempo fino a fine gennaio, fino al 24 gennaio, per sfruttarlo.

Cosa farà il Governo Meloni?

Il Governo Meloni ha già di fatto attivato lo Spoils System rimuovendo il capo dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini (lascerà l’incarico intorno a fine gennaio) e sostituendo il Commissario Straordinario per le aree terremotate (il senatore FdI Guido Casteli prenderà il posto di Giovanni Legnini). Giro di vite anche all’Agenzia delle Dogane dove Marcello Minenna, di area pentastellata, verrà sostituito da Roberto Alesse, Capo Gabinetto del Ministro Musumeci. Nelle prossime settimane potrebbe essere sostituito anche il Direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera secondo molte indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale.

Sempre in base alle voci che circolano attualmente sui media, indirettamente lo Spoils System dovrebbe colpire anche l’attuale capo dell’Inps Pasquale Tridico (il suo incarico scade in primavera e potrebbe non essere rinnovato), così come l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace e quello di Eni Claudio Descalzi (in realtà sono entrambi giunti al terzo mandato, per prassi l’ultimo per un manager delle grandi controllate dallo Stato).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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