Regionali Lombardia 2023: ampia riconferma per Fontana. Analisi

Pubblicato il 14 Febbraio 2023 alle 11:51 Autore: Guglielmo Sano
Regionali Lombardia 2023: ampia riconferma per Fontana. Analisi

Regionali Lombardia 2023: ampia riconferma per Fontana. Analisi

Regionali Lombardia 2023: il voto di domenica 12 e lunedì 13 febbraio ha ampiamente riconfermato l’attuale Governatore di centrodestra Attilio Fontana. Il leghista ha travolto gli avversari: il candidato Pd-M5S Pierfrancesco Majorino secondo ad oltre 20 punti. Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo, sotto il 10%. Pesa, anche sulla tornata in Lazio, un altissimo livello di astensione.

Regionali Lombardia 2023: ampia riconferma per Fontana. Analisi

Regionali Lombardia 2023: come previsto dalle impressioni della vigilia, il centrodestra ha vinto la tornata senza problemi. La regione viene amministrata dallo schieramento senza interruzioni dal 1994 (ultimo presidente di centrosinistra Fiorella Ghirardotti). L’attuale Governatore leghista Attilio Fontana è stato riconfermato per un secondo mandato con poco meno del 55% dei voti e con circa 21 punti di vantaggio sul principale sfidante Pierfrancesco Majorino, candidato di centrosinistra ed M5S. Sotto il 10% Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo.

Per quanto riguarda il voto per le liste, continua il trend positivo di Fratelli D’Italia: maggiore azionista della maggioranza che sostiene il Governo Meloni è stato il partito più votato anche alle ultime regionali in Lombardia. Segue il Pd con il 22% e poi la Lega con il 16%: entrambi i partiti hanno migliorato di qualche punto il risultato ottenuto alle Politiche del settembre scorso, stessa cosa si può dire per Forza Italia. Parallelamente sono andati molto male sia il Movimento 5 Stelle che il Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva: hanno incassato più o meno il 4% dei consensi.

Astensionismo a livelli altissimi penalizza Csx, M5S e Terzo Polo

Regionali Lombardia 2023: il centrodestra esce molto rafforzato dal voto, lo stacco tra Fontana e Majorino è maggiore di oltre 10 punti di percentuale rispetto a quanto calcolato dai sondaggi delle scorse settimane. Inoltre, la vittoria dello schieramento in Lombardia si può ritenere anche più ampia di quanto riferiscano i numeri considerando che la candidatura della Moratti sembra aver penalizzato più Majorino che Fontana.

Altro elemento da evidenziare quello relativo all’altissima astensione: il livello raggiunto dal non voto colpisce tutti i partiti, tuttavia, in questo caso sembra aver danneggiato più centrosinistra, M5S e Terzo Polo. Gli elettori di centrodestra si sono mobilitati per consegnare una vittoria netta allo schieramento: un segnale di fiducia non solo per l’attuale governo regionale ma anche e soprattutto per l’esecutivo nazionale. Diametralmente, gli elettori di centrosinistra e Movimento hanno fiutato da lontano la sconfitta: hanno scelto di astenersi in virtù di un risultato che sembrava già scontato da prima, molto prima che si aprissero le urne.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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