Riforma pensioni: si inceppa Quota 41? Il futuro di Quota 103

Pubblicato il 22 Marzo 2023 alle 13:32 Autore: Guglielmo Sano
Pensioni: da Quota 103 a Quota 41. Cosa succederà nel 2024?

Riforma pensioni: si inceppa Quota 41? Il futuro di Quota 103

Riforma pensioni: obiettivo del Governo Meloni superare la Legge Fornero grazie a Quota 41, la modalità di uscita flessibile dal mondo del lavoro è però da ritenere ancora troppo costosa per le Casse dello Stato. Intanto, occorre riprendere a passo svelto il ragionamento su Quota 103: si va verso la proroga nel 2024? Uno sguardo a quello che si sa al momento.

Governo al lavoro su nuovo Def: i punti centrali del documento

Riforma pensioni: si inceppa Quota 41? Il futuro di Quota 103

Riforma pensioni: il dossier è fondamentale per il Governo Meloni e tornerà a scaldarsi molto presto, a inizio aprile probabilmente, in vista dei lavoratori preparatori al nuovo Def. Nel Documento di Economia e Finanza che detterà i paletti non solo per la Legge di Bilancio per il prossimo anno ma anche delle iniziative macroeconomiche nazionali da qui al 2026 dovrebbe essere avviata anche la revisione del sistema previdenziale programmata dall’esecutivo.

Finora il Governo ha giocato di fatto sulla difensiva rispetto al tema: nell’ultima manovra è stato notevolmente limitato il raggio d’azione di Opzione Donna ed è stata lanciata una Quota 103 valida solo per il 2023 e, tra l’altro, rivolta a una platea molto più ristretta di quella toccata da Quota 100. Poco, troppo poco, se si pensa al superamento della Legge Fornero.

La situazione si è ingarbugliata con gli ultimi calcoli relativi a Quota 41 “per tutti”: quello che dovrebbe essere il cardine della Riforma delle Pensioni del Governo Meloni appare ancora troppo costosa per le Casse dello Stato (4-5 miliardi in partenza, almeno 9 miliardi a regime) che si trovano a fronteggiare incremento dell’inflazione e dei costi dell’energia. Verosimilmente si allungheranno di molto i tempi per la sua introduzione: bisognerà aspettare almeno la seconda metà della legislatura, forse la fine, per qualche passo avanti in questa direzione.

Si ragiona su una nuova misura “ponte” per la flessibilità in uscita

Insomma, la bussola è orientata sempre al superamento della Legge Fornero ma il percorso che comincia a delinearsi assume contorni a dir poco tortuosi. In primis, crescono gli interrogativi sul post Quota 103 che scade il 31 dicembre 2023: aumentano le quotazioni riguardanti una proroga della modalità di pensionamento anticipato che ha sostituito Quota 102 ma se questa non arriverà il Governo intende comunque prevedere un analogo canale di flessibilità in uscita – una misura “ponte” verso Quota 41 – per il 2024 (che si aggiungerà ad Ape Sociale ed Opzione Donna per quello che si può capire al momento).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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