Anche sulla politica si scommette, soprattutto nel mondo anglosassone

Pubblicato il 24 Aprile 2023 alle 12:35 Autore: Redazione
Anche sulla politica si scommette, soprattutto nel mondo anglosassone

Anche sulla politica si scommette, soprattutto nel mondo anglosassone

Le quotazioni per le future elezioni inglesi e americane

Nel Regno Unito e nei Paesi che di cultura anglosassone sono intrisi, come gli Stati Uniti, scommettere è da sempre molto popolare, si sa.

La dimostrazione è il fatto che i giocatori non si occupano solo di cogliere le migliori promozioni nel campo delle scommesse sportive, che rimangono certamente le più popolari e redditizie, ma anche di altro. Di molto altro.

Per esempio di politica. Inglesi e americani amano puntare su chi sarà il prossimo primo ministro o il partito con più seggi o il presidente vincente.

Certamente il sistema elettorale aiuta: la presenza di una sfida diretta tra due persone, nel caso degli Usa, rende il confronto più diretto e semplice, ma anche nel Regno Unito il voto con l’uninominale secco fa sì che la scelta sia più secca, tra laburisti e conservatori.

La presenza di possibili imprevisti, come un terzo contendente, comunque, aggiunge un elemento in più che arricchisce e rende la scommessa un po’ più interessante agli occhi di quanti in fondo amano il brivido dell’imprevedibilità.

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Chi è in testa per Westminster

Nel caso inglese a essere al centro delle attenzioni dei bookmaker non è solo il risultato, ma anche la data delle elezioni. A differenza che in Usa, infatti, nel Regno Unito si può andare alle urne anticipatamente, come in Italia e in quasi tutte le democrazie parlamentari, del resto.

Così, se la scadenza naturale della legislatura è dicembre 2024/gennaio 2025, vi è la possibilità che per qualche motivo si voti quest’anno. Tuttavia non è così probabile, tanto che tale evento viene quotato 1 a 7.50, mentre le elezioni nel 2024 o dopo sono a 1 a 1,07, quasi certe, insomma.

E chi vincerà? Per i bookmaker una maggioranza laburista è data 1 a 1,60, è questo l’esito più probabile, insomma. Un vantaggio laburista senza maggioranza, come accaduto ai conservatori nel 2010 e nel 2017, è visto come più difficile, 1 a 2,30.

Certamente improbabile un successo dei Tories, oggi chi scommettesse su questo vincerebbe 9 volte la posta.

Joe Biden ha solo il 33,3% di probabilità di essere rieletto

Più combattuta e incerta appare la partita negli Usa. Secondo i siti locali di scommesse la rielezione dell’attuale presidente Joe Biden viene data al 33,3%, non molto più probabile di una nuova vittoria di Donald Trump, 26,67%, che recentemente ha superato il rivale interno DeSantis, che avrebbe il 23,26% di probabilità.

Sono questi tre i protagonisti delle scommesse americani, gli altri appaiono come dei comprimari. La vicepresidente Kamala Harris, per esempio, avrebbe solo il 4,76% delle chance, mentre un altro democratico, il governatore della California Gavin Newsom, il 3,85% e Nikki Haley, repubblicana, è lontanissima da Trump e DeSantis con un altro 3,85%.

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