Sondaggi politici, sull’invio di armi in Ucraina greci e polacchi agli antipodi

Pubblicato il 23 Maggio 2023 alle 16:41 Autore: Gianni Balduzzi
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In Europa il 27% vuole interrompere gli aiuti militari, il 31% in Italia

L’Italia è impegnata con gli alleati europei nell’assistenza all’Ucraina nella guerra contro l’invasione russa, e come sappiamo l’invio di armi al Paese è molto controverso, gran parte degli italiani sono contrari.

Come la pensano coloro che vivono nel resto del Vecchio Continente? E come la pensano sul protagonista, Volodymir Zelensky?

I sondaggi politici di Swg e di altri istituti europei lo hanno chiesto alla popolazione di 8 diversi Paesi. Come era facile immaginare sono i polacchi ad avere maggiore stima del presidente ucraino: in una scala da 0 a 10 prende 7,9. A distanza i belgi, con 6, e poi spagnoli e francesi con 5,8 e 5,6.

Hanno un’opinione peggiore i greci, 5,1, gli italiani, con 4,5 gli austriaci, con 4. Sono però i tedeschi a dare il voto più basso, solo 3,3.

Ad essere più contrari all’invio di armi però non sono questi ultimi, bensì i greci. Il 58% di essi vorrebbe che l’assistenza militare fosse interrotta. La pensa allo stesso modo il 39% dei tedeschi e il 31% degli italiani, ma solo il % dei polacchi.

In tutti i Paesi tranne la Grecia la maggioranza è per continuare la consegna di armamenti all’Ucraina, ma attenzione, si tratta della somma di coloro che vorrebbero sia proseguita sino alla sconfitta della Russia, 31% a livello europeo, e quelli che vorrebbero che allo stesso tempo si facessero negoziati per giungere alla fine del conflitto anche a costo di cedere territori ucraini, 24%.

Il sì alle armi tout court arriva al 57% in Polonia, ma scende al 31% in Spagna e Francia, al 29% in Germania e al 22% in Italia, fino a un minimo del 18% in Grecia.

Il sì alle armi con negoziati a 360 gradi è più gradito dagli spagnoli, 35%, dai belgi e dagli italiani, tra cui arriva al 29%

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Sondaggi politici Swg, elettori sinistra e destra radicale maggiormente contrari all’invio di armi

Anche nel resto d’Europa e non solo in Italia ad opporsi all’aiuto militare all’Ucraina sono coloro che votano per le formazioni più radicali di destra o di sinistra. Lo dimostrano gli stessi sondaggi politici, che mostrano che è contrario la metà di chi vota per i partiti che fanno parte del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento di Strasburgo. Tra questi vi è la Lega e non è un caso che della stessa idea sia il 42% di chi la vota, contro una media europea del 27%.

A pensarla allo stesso modo anche il 48% dei sostenitori delle formazioni di sinistra radicale, ma solo il 23% di quelle che fanno parte del gruppo Conservatori e Riformisti, cui sono collegati Fratelli d’Italia e il partito al potere in Polonia.

La percentuale dei contrari all’invio di armi scende al 21% tra i liberali, al 20% tra chi vota i partiti del PPE, al 18% tra i socialdemocratici e al 17% tra i Verdi.

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La grande maggioranza, però, ha paura di un’escalation e che il conflitto possa diventare guerra mondiale. Ad essere spaventati dalla prospettiva sono il 76%, percentuale che sale all’88% in Spagna, all’80% in Germania e al 77% in Italia, ma scende al 63% in Polonia.

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Questi sondaggi politici sono stati realizzati in aprile con metodo Cati-Cawi su un campione di 8mila soggetti

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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