Pensione gennaio 2024: fissata rivalutazione. Tasso provvisorio

Pubblicato il 28 Novembre 2023 alle 22:25 Autore: Guglielmo Sano
Importo pensione gennaio 2024: fissata la rivalutazione. Il tasso provvisorio

Pensione gennaio 2024: comunicato ufficialmente il tasso di rivalutazione che verrà applicato ai trattamenti previdenziali a partire dal prossimo anno. A quanto ammonta? Come cambieranno gli assegni? Una panoramica sull’argomento.

Pensione gennaio 2024: fissato il tasso di rivalutazione provvisorio

Pensione gennaio 2024: comunicato ufficialmente il tasso di rivalutazione all’andamento dell’inflazione che verrà applicato ai trattamenti previdenziali a partire dal prossimo anno. Infatti, il Ministero dell’Economia ha firmato il decreto con cui stabilisce che sarà pari al 5,4%. Una percentuale comunque alta anche se lontana dal 7,3% registrato a inizio 2024. Importante sottolineare che in ogni caso si tratta di un tasso provvisorio.

Come accade di solito, quindi, solo alla fine del prossimo anno si conoscerà quello definitivo (per esempio, a fine 2023 è stato stabilito nella misura dell’8,1%) ed eventualmente – con accredito nel 2025 o comunque non prima di dicembre prossimo – al conguaglio degli arretrati (proprio come a dicembre 2023 quando, in anticipo di un mese rispetto al solito, i pensionati riceveranno lo 0,8% di differenza tra il tasso provvisorio dello 7,3% e il tasso definitivo dell’8,1%).

Di quanto crescono gli importi?

Pensione gennaio 2024: detto ciò, in base a un meccanismo ormai ben noto ai pensionati, il tasso di rivalutazione non verrà applicato al 100% alla totalità degli assegni. In pratica, solo le pensioni il cui importo non supera di 4 volte il trattamento minimo Inps (2.271,76 euro) si vedranno applicare il 5,4%.

Gli assegni che superano tale soglia, invece, godranno di un tasso di rivalutazione inferiore. Man mano che cresce l’importo, in sostanza, si abbassa il tasso di rivalutazione all’andamento dell’inflazione. Nello specifico er quelle comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo Inps sarà applicato in misura pari al 90%, al 53% per quelle fino a 6 volte, al 47% per quelle entro le 8 volte. Solo il 37% del tasso di rivalutazione per gli assegni tra 8 e 10 volte il trattamento minimo Inps, oltre le 10 il tasso si abbassa al 22%.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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