Scadenze fiscali 2024: approvato nuovo calendario. Cosa cambia? (aggiornamento 9 GENNAIO)

Pubblicato il 9 Gennaio 2024 alle 07:12 Autore: Guglielmo Sano

Scadenze fiscali 2024: via libera al nuovo calendario. Cosa cambia?

Scadenze fiscali 2024: approvato nuovo calendario. Cosa cambia?

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Scadenze fiscali 2024: via libera al nuovo calendario. Cosa cambia? Scadenze fiscali 2024: con l’approvazione del Decreto adempimenti, strada spianata al nuovo calendario degli appuntamenti con il fisco. Una misura che promette di razionalizzare la selva di scadenze relative ai versamenti. Come cambierà nello specifico l’agenda tributaria? Uno sguardo veloce alle modifiche previste.

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Scadenze fiscali 2024: obiettivo semplificazione e razionalizzazione

Scadenze fiscali 2024: una misura attesa da tempo quella contenuta nel Decreto Adempimenti, solo nel 2023 il calendario dei versamenti tributari ha contato migliaia di appuntamenti. Le modifiche previste proprio in un’ottica di razionalizzazione e semplificazione di tale selva di scadenze. Principalmente due i perni su cui si basa il riassetto dell’agenda fiscale: innanzitutto, la pausa estiva e natalizia (quindi, nei mesi di agosto e dicembre) per quanto riguarda l’invio di lettere di compliance e avvisi bonari (in pratica, memorandum di pagamento da parte dell’AdE). Poi l’unificazione della data ultima per l’invio della dichiarazione dei redditi: per tutti diventerà quella del 30 settembre.

Approvato nuovo calendario: come cambierà?

Scadenze fiscali 2024: scendendo più nel dettaglio, come cambierà il calendario nel 2024? Probabilmente la novità più importante per i lavori autonomi, chiaramente quelli più interessati dalla determinazione del calendario fiscale, lo slittamento del versamento dell’acconto delle imposte di novembre. Infatti, questo appuntamento viene posticipato al 16 gennaio: data in cui si potrà versare il dovuto in un’unica rata oppure versare la prima rata di 5 (previste per lo stesso giorno dei 4 mesi successivi, da febbraio a maggio).

Altra importante novità per le partite Iva – strettamente legata alle modifiche del calendario fiscale – il lancio sperimentale del concordato preventivo biennale. In pratica, una sorta di accordo tra lavoratore autonomo e fisco sulle imposte da pagare nei due anni successivi a prescindere dai guadagni. Sottoscrivendo l’accordo si potrà usufruire di un trattamento di favore. Nel 2024 sarà riservato solo alle Partite Iva più “piccole” ma potrebbe essere presto allargato a tutte le altre.

Previste anche qui delle scadenze: entro il 30 aprile 2024 l’AdE metterà in campo le proprie proposte di concordato, entro il 21 luglio il contribuente potrà comunicare i propri dati per permettere all’Agenzia di personalizzare la proposta di accordo, quindi, entro il 26 luglio l’AdE farà la propria proposta. A quel punto si avranno 5 giorni per accettare: infine, entro il 31 luglio il contribuente dovrà versare saldo Irpef 2023 (più acconto 2024, se soggetto Isa) per aderire.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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