Certificazione Unica – CU 2024, le Entrate pubblicano le istruzioni per la compilazione: dove trovarle

Pubblicato il 17 Gennaio 2024 alle 18:28 Autore: Claudio Garau

Con il provvedimento n. 8253 di quest’anno le Entrate fanno il punto sulla Certificazione unica 2024, fornendo utili istruzioni.

Certificazione Unica 2024

La legge stabilisce che i sostituti d’imposta utilizzano la Certificazione Unica – CU onde acclarare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e redditi diversi. Detta Certificazione Unica va rilasciata al percettore delle somme.

In altre parole la Certificazione Unica rappresenta uno dei documenti essenziali per la dichiarazione dei redditi, da consegnare ogni anno ai lavoratori subordinati (o assimilati) e/o ai collaboratori esterni con p. IVA.

Osservare le scadenze per l’invio online e redigere correttamente il modello CU è di estrema importanza, in quanto altrimenti il pericolo è quello di incappare in sanzioni. Ebbene, gli ultimi aggiornamenti in materia indicano che, per quanto attiene alla Certificazione Unica 2024, l’invio online andrà fatto entro il 18 marzo prossimo. Vediamo qualche ulteriore dettaglio.

Certificazione Unica 2024, a cosa serve e perché è importante: il contesto di riferimento

Ricordiamo che la Certificazione Unica (CU) è un documento fiscale con il quale è provata e certificata l’acquisizione di un reddito da parte di lavoratori subordinati e assimilati. Ecco perché attiene non solo al lavoro dipendente ma anche alle provvigioni, al lavoro autonomo e ad altre tipologie di redditi. Tipicamente l’invio del modello CU spetta al datore di lavoro, tuttavia sono eccezione le collaborazioni con i professionisti a partita IVA. Infatti, per queste ultime ad avere tale onere è il committente.

Come accennato, la CU è fondamentale per acclarare il versamento di quanto dovuto a dipendenti, lavoratori autonomi e assimilati e per controllare che le cifre indicate corrispondono a quanto dichiarato fiscalmente, dai lavoratori stessi. Di fatto dunque la Certificazione Unica permette di comprovare l’effettivo rispetto degli obblighi fiscali e, in particolare, il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali. Infatti, le informazioni riportate nella Certificazione sono utili alla compilazione della dichiarazione dei redditi.

Certificazione Unica 2024: il provvedimento delle Entrate n. 8253 del 15 gennaio scorso

Ebbene, come accennato, le Entrate hanno fatto il punto sulla Certificazione Unica 2024, grazie alla pubblicazione di una sorta di guida per il contribuente. In essa troviamo regole aggiornate, modello ed istruzioni per la compilazione. Spicca così il provvedimento n. 8253 del 15 gennaio, pubblicato il giorno successivo, con cui l’Amministrazione finanziaria:

  • ha approvato la Certificazione Unica “CU 2024”, relativa all’anno 2023, insieme alle istruzioni per la compilazione, ma anche il frontespizio per la trasmissione via web e del quadro CT con le collegate istruzioni
  • ha dettagliato le modalità per la comunicazione dei dati contenuti nelle Certificazioni Uniche e l’approvazione delle relative specifiche tecniche per la trasmissione telematica

In particolare, per il periodo d’imposta 2023, i sostituti d’imposta dovranno trasmettere online all’Agenzia delle Entrate – entro il 16 marzo – le Certificazioni uniche relative ai redditi di lavoro subordinato, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi. Fermo restando il maggior termine del 31 ottobre 2024 per le certificazioni contenenti soltanto redditi esenti o non dichiarabili con il modello 730.

Le CU andranno altresì emesse al percipiente entro la metà di marzo. Per ulteriori informazioni si rinvia al testo del provvedimento delle Entrate.

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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