Conti correnti tradizionali più cari? Bankitalia svela i numeri

Pubblicato il 23 Gennaio 2024 alle 16:40 Autore: Claudio Garau

Secondo la recente indagine di Bankitalia il costo di un conto corrente tradizionale ha toccato quota 104 euro, di fatto sopravanzando la crescita della stessa inflazione.

Spese conto corrente

Non solo i costi tipici legati al cibo e alle bevande acquistate al supermercato, anche i conti correnti aggravano la spesa dei cittadini italiani. Questo emerge dell’ultimo report di Bankitalia, che indica infatti pari a 104 euro il costo legato alla tenuta del proprio c/c, con il 2022 come anno di riferimento. In sostanza, negli ultimi anni il costo del conto corrente tradizionale ha mostrato un aumento più marcato dell’inflazione.

Non a caso, la celebre associazione Codacons ha segnalato che la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta in 5 anni di ben il 31%, a fronte di una inflazione, nell’identico periodo, che è aumentata del 11,6%. La sproporzione, dunque, sarebbe del tutto evidente. Vediamo qualche ulteriore dato interessante, che si può leggere nel recente report di Bankitalia.

Le cifre degli aumenti dei costi dei conti correnti nel report della Banca d’Italia

Come accennato poco sopra, i costi aumentano per tutti i correntisti che hanno aperto un conto corrente tradizionale. Infatti nel 2022 – segnala Bankitalia – la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 9,3 euro rispetto al 2021, toccando quota 104 euro. A sottolineare il dato è la prestigiosa istituzione nazionale, che il 22 gennaio ha reso noti i risultati dell’indagine svolta lo scorso anno – avente ad oggetto la spesa dei conti correnti delle famiglie.

Più nel dettaglio, nel 2022 la spesa per gestire un conto corrente “tradizionale” (utilizzabile sia tramite lo sportello sia con modalità di home banking) è aumentata – sfondando quota cento euro – a causa dell’aumento combinato sia delle spese fisse che di quelle variabili, le quali rispettivamente hanno contribuito per il 63,4% e per il 36,6% all’ulteriore aggravio complessivo.

Probabilmente non stupirà il fatto per cui, se le spese fisse conti correnti sono aumentate – con un +5,9 euro – il motivo è da individuarsi soprattutto nei canoni di base. Mentre per quanto riguarda le spese variabili, l’incremento indica un +3,4 euro, soprattutto per la maggior operatività dei correntisti. Invece nessuna sostanziale variazione a livello di commissioni, spiega Bankitalia.

Al contempo sono interessanti altresì i dati dei costi dei conti alternativi, ovvero quelli online e postali. Ebbene, se è vero che le persone che li utilizzano sono sempre di più, la ragione sta anche nel fattore economico.

Infatti la Banca d’Italia rimarca che la crescita della spesa per i conti correnti online, nel 2022, è stata molto meno accentuata e uguale a circa 0,7 euro – toccando l’ammontare di 33,7 euro. Mentre la spesa di gestione dei conti correnti postali – altra grande alternativa rispetto al conto corrente tradizionale – è passata invece da 58 a 59,6 euro. Anche in questo caso, il risparmio è evidente.

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Claudio Garau →