Quelle sfide che vanno accettate

Pubblicato il 28 Maggio 2012 alle 11:52 Autore: Livio Ricciardelli
sfide

Del resto non era prerogativa del Pd accantonare immediatamente questa disgraziata e attuale formula elettorale in vigore?

E soprattutto: se ci stanno le condizioni politiche non dovrebbe dipendere dagli attori in campo? Non dovrebbe dipendere anche dal Pd e dalla sua leadership?

Domande legittime, desiderose di una risposta.

Il Pd dovrebbe però accettare la sfida. Puntare su un terreno comune legato alla legge elettorale e, se c’è la volontà politica, ad una riforma istituzionale ponderata in grado di aumentare prerogative e competenze del capo del governo non necessariamente passando per il semipresidenzialismo e per l’elezione diretta dal Capo dello Stato.

Non è solo un discorso di pratica e teoria. Ma anche di chi può permettersi un’analisi e chi può permetterselo ma al tempo stesso ha la possibilità di agire e incidere nel cambiamento. Per diventare ancora una volta padrone e fautore del proprio destino.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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