Faggiano (caporedattore TP) a CusanoTV: “asse PD-M5S si basi su sinistra sociale”

Pubblicato il 28 Febbraio 2024 alle 17:59 Autore: Redazione
Faggiano (caporedattore TP) a CusanoTV: "asse PD-M5S si basi su sinistra sociale"

Faggiano (caporedattore TP) a CusanoTV dopo vittoria elezioni in Sardegna di Alessandra Todde: “asse PD-M5S da basare su sinistra sociale”

Faggiano (caporedattore TP) a CusanoTV: "Per Meloni, prima crisi e primo errore in due anni"

Al Tg Plus di CusanoTV del 27 febbraio 2024 si parla delle elezioni regionali in Sardegna, chiuse con la vittoria, inaspettata, di Alessandra Todde, esponente del Movimento 5 Stelle e sostenuta anche dal Partito Democratico. Conduce Aurora Vena (CusanoTV) Ospiti: Gianfranco Pasquino (Professore emerito di Scienza politica); Alessandro Faggiano (caporedattore Termometro Politico); Alessandra Carta (giornalista “Unione Sarda”); Savino Balzano (opinionista).

Al caporedattore di Termometro Politico, Alessandro Faggiano, è stato chiesto se questa nuova alleanza tra PD e M5S possa funzionare e se la Lega si vedrà pregiudicata a livello nazionale, dopo il pessimo risultato di lista ottenuto in Sardegna.

Faggiano: “maggior coerenza interna all’asse M5S-PD. Più che i nomi va trovato l’accordo su quale sia il terreno comune”

L’asse giallo-rosso sembra essere funzionale per via dell’avvicinamento di Schlein e Conte. “C’è una maggior coerenza, e anzi adesso inserendo i partiti di centro, questi potrebbero rivelarsi più un malus che un bonus”. Il cambio di posizione operato dalla nuova segretaria dem verso sinistra ha facilitato il raggiungimento di un accordo considerato maggiormente credibile rispetto ad altri esperimenti del passato.

Perché ha funzionato l’asse in elezioni Sardegna

“Sia Schlein che Conte hanno virato verso sinistra e hanno trovato maggiori punti di contatto. Certo, quando i due leader hanno celebrato insieme la vittoria di Todde, sia Conte che Schlein hanno cercato di prendersi i meriti. Alla fine, è un’alleanza che può funzionare se la si porta sul terreno comune di una sinistra sociale. Al di là dei nomi” prosegue Faggiano, “l’unico fronte capace di tenere testa al centrodestra è proprio quello formato da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle”.

Per Giorgia Meloni, prima vera sfida e momento di difficoltà da quando è al Governo

In casa del centrodestra, Meloni sta attraversando la sua prima vera (seppur piccola) crisi da quando è arrivata a Palazzo Chigi. La “palla avvelenata” presa proprio dalle mani dei leghisti può far vacillare l’egemonia di Fratelli d’Italia all’interno della coalizione. Secondo Faggiano, il risultato della Lega in Sardegna non inficerà il peso del Carroccio a livello nazionale e, anzi, il peso della prossima competizione regionale ricadrà sulle spalle di Fratelli d’Italia. “Se la Sardegna fosse rimasta nelle mani del centrodestra, anche la competizione del 10 marzo non avrebbe avuto un grande peso specifico. Adesso, con la Lega che spinge per riprendersi quell’elettorato dell’estremo destro dello scacchiere politico, si creano dinamiche diverse”. Per il caporedattore di Termometro Politico, “questa può essere una sfida importante per Giorgia Meloni e probabilmente la prima vera sfida, interna alla coalizione, da quando è a Palazzo Chigi”.

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