Imposta di successione 2024: quando si può pagare a rate? I casi

Pubblicato il 30 Marzo 2024 alle 00:03
Aggiornato il: 9 Aprile 2024 alle 11:49
Autore: Guglielmo Sano
Imposta di successione 2024: quando si può pagare a rate? I casi

Imposta di successione 2024: quando si può pagare a rate? I casi

Imposta di successione 2024: come funziona la tassa che si paga sui beni ricevuti in eredità? Quali sono le aliquote e le franchigie entro cui è dovuta? È possibile rateizzarla? Se sì in quali casi? Una panoramica delle informazioni fondamentali sull’argomento.

Imposta di successione 2024: di cosa si tratta?

Imposta di successione 2024: di cosa si tratta? In poche parole, è la tassa che si paga sui beni che si ricevono in eredità. Tuttavia, non è dovuta in tutti i casi, infatti, la sua applicazione – sulla base di aliquote crescenti – dipende dal superamento di determinate franchigie (cioè dal valore del bene o dei beni che si ricevono in eredità). Anzi è molto difficile che scatti il pagamento dell’imposta di successione: basti pensare che in caso di trasferimento di beni a coniugi, figli o altri parenti in linea retta si paga il 4% per l’importo eccedente la franchigia fissata a quota un milione di euro.

Diverso il discorso per i trasferimenti di beni a fratelli e sorelle: in tal caso l’aliquota è fissata al 6% per la quota eccedente la franchigia fissata a 100mila euro. L’aliquota è sempre al 6% per altri parenti (fino al quarto grado), è dell’8% per soggetti non parenti (in entrambi i casi si applica in ogni caso, ovvero non è prevista alcuna franchigia). Da precisare che se il trasferimento avviene in favore di persone portatrici di handicap l’aliquota dovuta varia sempre tra il 4%, il 6%, l’8% a seconda del grado di parentela ma la franchigia si alza fino a un milione e mezzo di euro.

Quando si può pagare a rate?

Imposta di successione 2024: posto tale schema, però, può comunque capitare che ricevere un’eredità comporti il pagamento di un importo consistente sotto forma di imposta di successione. In tal evenienza è legittimo che il contribuente si chieda se è possibile rateizzare il pagamento della stessa? Secondo la normativa è possibile effettuare il pagamento attraverso 12 rate trimestrali se la somma da versare è superiore ai 20mila euro.

Si può usufruire del pagamento rateale anche per gli importi superiori a 1.000 euro: in tal evenienza si deve versare la prima rata entro 60 giorni dalla notifica di liquidazione, la prima rata deve essere pari ad almeno il 20% del totale da versare, il restante 80% potrà essere spalmato lungo un piano di rateizzazione di 8 rate con cadenza trimestrale. Invece, per gli importi inferiori a 1.000 euro l’importo da saldare deve essere sempre versato in un’unica soluzione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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