USA 2012: La sfida stato per stato per il Senato

Pubblicato il 29 Maggio 2012 alle 19:21 Autore: Daniele Curcio

Washington

Proprio qua, a Seattle e dintorni, si giocò una delle “partite” più importanti nel 2010. Il politico statale, e più volte candidato per il Congresso, Dino Rossi perse la sfida contro l’importantissima senatrice Democratica Patty Murray per poco più di 2 punti percentuali. Come tutti gli stati della west coast, Washington è tradizionalmente repubblicana nell’entroterra, ma le grandi metropoli (in questo caso Seattle) controbilanciano questa tendenza rendendo lo Stato sostanzialmente Democratico. Rossi ha rinunciato a correre per l’ennesima volta, il Repubblicano più popolare dello Stato, il ministro della Giustizia McKenna, ha preferito optare per la candidatura a Governatore, sembra che la popolare senatrice uscente Maria Cantwell giocherà facile a questo round. LIKELY DEMOCRATIC.

West Virginia

Quando morì il quasi centenario senatore Democratico Robert Byrd, in molti pensavano che il seggio sarebbe passato solidamente in mani Repubblicane. La deputata, e figlia di un popolarissimo ex Governatore, Shelley Moore Capito sembrava volersi candidare ma rinunciò di fronte alla discesa in campo dell’ancor più popolare Governatore Joe Manchin. Manchin è un democratico conservatore, un buon “fit” per uno stato che odia profondamente Barack Obama e che voterà al 100% Repubblicano alle Presidenziali (alle primarie Democratiche della scorsa settimana Obama ha ottenuto solo il 59% dei voti, col 41% degli elettori Democratici che hanno optato per un carcerato del Texas che era riuscito miracolosamente a candidarsi pagando la “quota di iscrizione”). Nel 2010, nelle elezioni “speciali” per completare il mandato di Byrd Manchin vinse abbastanza agevolmente contro l’imprenditore locale John Raese, anche se la “gara” era stata ritenuta in bilico fino all’ultimo. Nel 2012 si riproporrà la stessa sfida ma questa volta sembra che Raese non possa nemmeno sperare: l’ultimo sondaggi attribuisce a Manchin il 74% delle preferenze. LIKELY DEMOCRATIC.

LEAN/LIKELY REPUBLICAN

Nebraska

Il Senatore democratico Ben Nelson, dopo aver votato i bailout e la riforma sanitaria, era divenuto altamente impopolare in questo stato profondamente repubblicano e, dopo una lunga riflessione, ha preferito non ricandidarsi per un terzo mandato. “Lasciate ogni speranza voi che entrate” dissero prontamente i Repubblicani rivendicando una vittoria già conquistata prima ancora del voto ma i Democratici sono riusciti a reclutare l’ex Senatore Bob Kerrey, unica persona che potrebbe forse avere una chance. Le primarie Repubblicane sembravano poter incoronare Jon Bruning, ministro della Giustizia dello Stato e favorito dell’Establishment ma hanno invece sancito la vittoria di Deb Fischer, una sconosciuta deputata nel congresso regionale, e favorita di Sarah Palin. Mentre la Fischer è sicuramente la candidata Repubblicana potenzialmente più debole, e Kerry il Democratico potenzialmente più forte, questo seggio sembra poter essere il primo a passare dai Democratici ai Repubblicani. LIKELY REPUBLICAN.

North Dakota

Gli scherzi del destino. I due seggi senatoriali del repubblicanissimo North Dakota erano in mani democratiche da anni fin quando il popolare governatore John Hoeven non conquistò il primo (nel 2010) col 74% dei voti, dopo che il senatore Dorgan aveva preferito ritirarsi piuttosto che sfidarlo. Quest’anno a ritirarsi è l’altro senatore democratico Kent Conrad, basterebbe questo per attribuire il seggio ai Repubblicani. Tuttavia la situazione è leggermente cambiata negli ultimi mesi. Il candidato Repubblicano sarà il giovane deputato Rick Berg, non esattamente la figura più popolare nello Stato, mentre i Democratici sono riusciti a reclutare Heidi Heitkamp, ex politica e popolarissima host di un programma radiofonico. L’enorme vantaggio dei Repubblicani a livello di “votanti” mantiene Berg come favorito, ma questa sarà sicuramente una sfida da seguire attentamente, anche perché potrebbe essere una delle prime “conquiste” Repubblicane verso una maggioranza. LEAN REPUBLICAN.

Arizona

L’Arizona, stato del candidato perdente alle elezioni del 2008 John McCain, è da sempre solidamente Repubblicano. Tuttavia, il crescente numero di ispanici nello Stato, sta gradualmente spostando “il pendolo” verso i Democratici. Probabilmente non sarà in gioco nel 2012 (il vantaggio dei Repubblicani è d’altronde ancora notevole) ma la tendenza appare chiara. Il deputato Jeff Flake sembra essere il favorito per riconfermare il seggio in mani repubblicane, ma attenzione all’ex Surgeon General degli Stati Uniti Cardona, che potrebbe rivendicare almeno qualche chance. LEAN REPUBLICAN.

Indiana

L’Indiana non sarebbe in questa categoria, bensì fra i “Safe Republican” se solo il Senatore uscente (e veterano da più di 30 anni della Camera Alta) Richard Lugar non avesse sottovalutato la “sfida da destra” dell’idolo dei Tea-Party e tesoriere dello Stato Richard Mourdouck. Lugar se ne è accorto troppo tardi ed è stato duramente sconfitto nelle primarie da questo estremista di destra. I Democratici candidato Joe Donnelly, un popolare deputato, ma è difficile che questo basti a “combattere” l’enorme vantaggio che i Repubblicani hanno in questo Stato anche se gli ultimi sondaggi danno i due sfidanti in parità. Prevediamo una vittoria di Mourdouck a Novembre, ma una sicura non-battaglia si è trasformata in una sfida delicata, grazie all’ennesimo intervento dei militanti dei tea-party. LEAN REPUBLICAN.

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L'autore: Daniele Curcio

Studente in Economia e Business Internazionale alla Università Bocconi di Milano, è appassionato di politica Americana sin da giovane. Durante i suoi numerosi viaggi negli Stati Uniti ha avuto modo di approfondire i suoi studi nel settore. Consigliere di Municipio nel Comune di Brescia dal 2008. Caporedattore della sezione Esteri di Termometro Politico, sezione americhe e english version
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