Sondaggi politici TP, diritti dei lavoratori: peggioramento per 6 italiani su 10

Pubblicato il 23 Maggio 2025 alle 12:22 Autore: Alessandro Faggiano
Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 il ruolo della Chiesa oggi

Sondaggi politici TP, diritti dei lavoratori: peggioramento per 6 italiani su 10

Bentornati, dopo uno stop di qualche settimana, con il sondaggio esclusivo di Termometro Politico, come sempre con domande di attualità e con focus sulla politica nazionale e internazionale. Ci concentriamo sulla prospettiva delle guerre nel mondo, i diritti dei lavoratori e sul ruolo della Chiesa (e del nuovo sommo Pontefice) oggi. A questo, ci aggiungiamo le intenzioni di voto e la fiducia nella premier Giorgia Meloni. Cominciamo.

Sondaggi politici TP, guerre nel mondo: italiani pessimisti sul loro andamento

Gli ultimi anni si sono caratterizzati dai grandi conflitti internazionali, a partire da quello russo-ucraino passando per l’invasione israeliana in Palestina. Negli ultimi tempi, si è aggiunta anche la recrudescenza del conflitto di vicinato tra India e Pakistan. Abbiamo chiesto se nei prossimi mesi la situazione dei vari scenari di guerra migliorerà o peggiorerà. Il sentimento è prevalentemente negativo. Il 48,5% del campione crede che rimarrà “molto grave, con un rischio di allargamento delle guerre ad altri Paesi e alle aree circostanti”, mentre un 7,5% ritiene “che si deteriorerà, il rischio di guerra mondiale è piuttosto alto”. All’incirca un quarto del campione (24,8%) pensa che “Le guerre ci sono sempre state nella storia, continueranno a esserci, ma non credo ci possa essere un allargamento dei conflitti o una guerra mondiale”. Infine, c’è anche un 15,8% di ottimisti che credono che “quest’anno ci sarà finalmente un certo miglioramento, un calo di intensità o la fine di alcuni conflitti”. In pochi, il 3,7%, a marcare l’opzione “Non so/non intendo rispondere”.

Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 conflitti internazionali
Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 conflitti internazionali

E anche sui diritti dei lavoratori, percezione fortemente negativa: erosi nel tempo

E in chiave diacronica guardando però al passato, abbiamo chiesto sulla percezione dell’andamento dei diritti dei lavoratori. Anche qui, la percezione è fortemente negativa. Per il 38,3% “Sono molto diminuiti, oggi tutti, anche i dipendenti a tempo indeterminato, possono essere licenziati più facilmente e ricattati di fatto dalla propria azienda”. A seguire, per il 24,4%, i diritti “Sono diminuiti, in particolare per i più giovani, per i precari e per molte partite Iva, discriminati rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato”. Nel complesso, oltre 6 italiani su 10 considerano che ci sia stata un’erosione dei diritti dei lavoratori.

Dall’altra parte, con percentuali quasi identiche, c’è il 15,8% che i diritti dei lavoratori “Sono cresciuti, e in ogni caso sono troppi, licenziare in certi ambiti è molto difficile e alcuni dipendenti fannulloni se ne approfittano”. Col 16%, la risposta che afferma che “Sono cresciuti di fatto perché ora molte aziende non trovano lavoratori e per reclutarne devono offrire più benefit”. Due ragioni diverse per giungere, però, alla stessa conclusione. Un dato rilevante, infine, per chi non sa o non intende rispondere : il 5,5%.

Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 diritti dei lavoratori
Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 diritti dei lavoratori

La Chiesa oggi, tra il nuovo Pontefice e il ruolo nella società

Passiamo alle due domande, collegate, su Papa Leone XIV e la Chiesa oggi. Partendo da qui, abbiamo chiesto se la Chiesa avesse ancora oggi un ruolo importante. Il campione si divide in maniera abbastanza eterogenea e non c’è alcuna risposta che spicchi in modo decisivo. In ordine di preferenze, il 29% ritiene che “Può averlo se si modernizza e va al passo con i tempi, aggiornandosi sui temi più terreni”. A strettissimo giro (27,3%) chi sostiene l’esatto contrario: “Può averlo se torna a parlare di fede e meno di temi sociali e politici”.
C’è poi un 23,9% del campione che crede che “Sì, la Chiesa avrà sempre un ruolo importante perché le persone hanno bisogno di sentirsi vicine a Dio e a ciò che trascende la vita terrena”. Questo, quindi, al di là di questioni politiche: la fede è fede.
Infine, per il 15,9% “No, ormai la religione è in inesorabile declino nella società, a prescindere da tutto”. Anche qui, è una questione di fede (che non c’è).

Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 il ruolo della Chiesa oggi
Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 il ruolo della Chiesa oggi

E riguardo alla nuova guida della Chiesa, Papa Leone XIV, abbiamo chiesto cosa ne pensassero. L’ex cardinale Prevost è il primo Papa statunitense ma è cresciuto in Perú. Molto vicino all’America Latina, abbiamo chiesto un parere sulla sua figura, anche in relazione al predecessore Papa Francesco.

Il parere è sostanzialmente positivo. Leone XIV piace molto al 32,4% del campione, “anche più di Papa Francesco, mi sembra più profondo e riflessivo”. Un altro 21,4% lo considera positivamente allo stesso livello di Francesco. Poi, un 17,9% a cui “piace un po’ di meno rispetto a Papa Francesco”. Infine, solo l’8,1% ha un’opinione negativa affermando di vederla come una figura “a me molto lontana e in un certo senso troppo antiquato”.

Qui è essenziale affermare che c’è oltre una persona su cinque (20,2%) che non risponde alla domanda.

Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 habemus papam
Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 Leone XIV

Sondaggi politici elettorali TP: FdI in ottima salute, al 30%

Chiudiamo con le intenzioni di voto e la fiducia in Giorgia Meloni. Nel corso delle ultime settimane, si è allargata la forbice tra FdI e PD. La compagine guidata dalla premier si assesta infatti al 30%, mentre il PD è fermo al 21,9%. Bene il M5S, al 12,1%. Appaiate FI e Lega all’8,5%. Male, invece, Azione e IV. In solitaria, sia Calenda che Renzi rimarrebbero fuori dal Parlamento.

Infine, per quanto riguarda la fiducia in Giorgia Meloni, il dato di per sé non è così positivo: oltre una persona su due (50,2%) non ha minimamente fiducia nella premier. Dall’altra parte, il dato aggregato di chi ha molta e abbastanza fiducia si ferma al di sotto del 40%, attestandosi al 39,4%.

Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 fiducia in Giorgia Meloni
Sondaggi politici elettorali TP 23 maggio 2025 fiducia in Giorgia Meloni

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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