Bonus continuità docenti: di cosa si tratta? Importo e requisiti
Bonus continuità docenti: di cosa si tratta? Importo e requisiti
Bonus continuità docenti: di cosa si tratta? Quali sono i requisiti necessari per richiederlo? Bisogna fare domanda entro un determinato giorno? Una panoramica veloce delle informazioni fondamentali sul nuovo contributo che verrà assegnato di alcuni insegnanti di ruolo.
Bonus continuità docenti: di cosa si tratta?
Bonus continuità docenti: si tratta di un incentivo economico previsto dal Decreto Ministeriale n. 242/2024 rivolto ai docenti di ruolo che garantiscono la continuità dell’attività didattica. In pratica, il bonus premia la permanenza del docente presso lo stesso istituto per almeno tre anni consecutivi. Nello specifico, i requisiti principali per ottenere il bonus sono:
- Essere insegnanti di ruolo in servizio presso lo stesso istituto da almeno tre anni consecutivi.
- Avere almeno 480 giorni di servizio complessivo nel triennio di riferimento.
L’importo del bonus varia tra 200 e 500 euro (importo che può essere speso liberamente). La cifra definitiva sarà stabilita in base al numero di docenti aventi diritto all’incentivo e alle risorse assegnate alle scuole che rientrano in alcuni particolari parametri. Per l’anno scolastico 2023/2024, le risorse complessive sono state di circa 30 milioni di euro, suddivise tra le scuole in base a status socio-economico degli studenti, presenza di alunni stranieri, dispersione scolastica e turn over del personale. Solo le scuole con un punteggio minimo di 47 punti in base a tali criteri potranno accedere alle risorse.
Bisogna fare domanda?
Bonus continuità docenti: nonostante quanto riportato da alcune testate specializzate non c’è bisogno di presentare alcuna domanda. In sostanza, Il bonus è stato o sarà erogato ai docenti di ruolo che rispecchiano i requisiti di cui prima.
Come precisa puntualmente l’organizzazione sindacale Adesso Scuola sul suo sito il Bonus continuità docenti è “un compenso che viene attribuito, tramite contrattazione di scuola, ai docenti che hanno garantito almeno tre anni di servizio continuativo in scuole situate in contesti economico-sociali disagiati. Le risorse alle scuole interessate (alcune centinaia) sono state assegnate ad inizio anno scolastico […]. Il compenso da assegnare ai singoli docenti […] viene stabilito in sede di contrattazione integrativa d’istituto (contrattazione fatta ad inizio di anno scolastico). In ogni caso non c’è alcuna scadenza e non occorre produrre nessuna domanda per ricevere il compenso da parte dei docenti che hanno prestato tre anni di servizio continuativo nelle istituzioni scolastiche caratterizzate da un particolare status economico-sociale”.
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