Legge 104: chi può ricevere fino a 1.800 € dai Comuni e il bonus INPS da 3.000 €

Pubblicato il 14 Ottobre 2025 alle 14:30 Autore: Daniele Sforza
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Legge 104: un nuovo aiuto economico per chi vive con la disabilità

Dopo anni di ritardi e burocrazia, l’INPS e il Governo hanno introdotto misure che cambiano concretamente la vita di chi assiste o convive con persone non autosufficienti e beneficiano della Legge 104. La novità che sta facendo più parlare di sé è l’assegno fino a 1.800 euro, erogato in casi specifici per un periodo massimo di sei mesi.

Questo aiuto non sostituisce di certo le prestazioni esistenti, ma le integra, e punta a sostenere economicamente chi preferisce curare i propri cari a casa, invece di ricorrere a strutture residenziali.

Legge 104: assegno da 1.800 euro, come funziona e a chi spetta

Chiariamo subito il punto: non esiste un assegno unico nazionale da 1.800 euro legato alla Legge 104, ma contributi sperimentali locali finanziati attraverso il Fondo per le Non Autosufficienze e i piani regionali in attesa del PNNA 2025-2027, destinati a chi assiste persone con disabilità grave o non autosufficienti a domicilio.

Questi aiuti sono gestiti da Regioni, Comuni o Ambiti territoriali e possono prevedere importi variabili (in genere 100-300 euro al mese per periodi di 6-12 mesi) in base al bando locale, all’ISEE e alla valutazione dei servizi sociali.

L’obiettivo è sostenere le persone con disabilità grave o non autosufficienza che vengono assistite a domicilio dai familiari, favorendo la permanenza nella propria abitazione.

Parallelamente, è partita la sperimentazione della Prestazione universale per anziani non autosufficienti, introdotta dal decreto attuativo della riforma assistenziale (D.Lgs. 62/2024).

Questa misura riguarda gli over 80 con bisogno gravissimo e ISEE socio-sanitario pari o inferiore a 6.000 €, e prevede una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento più una quota integrativa fino a 850 € al mese per 12 mesi, destinata a rafforzare l’assistenza domiciliare.

Per accedere ai contributi locali dei fondi PNNA/FNA occorrono di norma disporre di questi requisiti:

  • Residenza nel territorio che ha pubblicato il bando;
  • Certificazione di disabilità grave (art. 3, comma 3, Legge 104/1992);
  • Valutazione dei servizi sociali territoriali;
  • ISEE entro la soglia stabilita dal proprio Comune o Regione.

Bonus 3.000 euro INPS: sostegno per i figli con disabilità grave

Accanto ai contributi locali per i caregiver, nel 2025 è attivo il Bonus asilo nido/assistenza domiciliare INPS.

Per la frequenza del nido, l’importo massimo è 3.000 € (o 3.600 € per i nati dal 1° gennaio 2024) in base all’ISEE.

Per le forme di supporto a domicilio in caso di gravi patologie croniche l’importo massimo è 1.500 € annui.

La domanda si presenta sul portale INPS e richiede la documentazione di spesa (nido) o certificazione medica (domicilio). Senza ISEE si accede all’importo minimo previsto.

Congedo straordinario: fino a 3.827 euro al mese per chi assiste un familiare

Un altro aggiornamento importante riguarda il congedo straordinario retribuito, che nel 2025 arriva fino a 3.827 euro mensili. È una misura rivolta ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che devono sospendere temporaneamente l’attività per assistere un parente con disabilità grave riconosciuta.

L’indennità viene calcolata in base all’ultima retribuzione percepita e copre fino a due anni di assenza dal lavoro, con contributi previdenziali inclusi. Il massimale annuo fissato dall’INPS è di 57.038 euro, aggiornato per il 2025.

La domanda si presenta online, attraverso il portale INPS, allegando la certificazione 104 del familiare da assistere e la dichiarazione del datore di lavoro.

Legge 104 2025: tutte le altre agevolazioni confermate

Ovviamente, rimangono attive anche le agevolazioni storiche della Legge 104, tra cui:

  • Permessi retribuiti per i caregiver (fino a 3 giorni al mese);
  • Esenzione bollo auto e IVA ridotta al 4% per veicoli adattati;
  • Detrazioni fiscali per spese mediche e ausili;
  • Bonus energia per chi utilizza apparecchi elettromedicali in casa.

Dal 2025 l’INPS ha inoltre avviato un processo di digitalizzazione e valutazione unica nazionale per ridurre i tempi di accertamento della disabilità, con l’obiettivo di rendere tutto il sistema operativo in modo uniforme entro il 2026.

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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