Romania, le tasse accendono il contrabbando di sigarette
Forse il nemico si annida dove meno te lo aspetti, cioè ai vertici delle grandi compagnie internazionali del tabacco che si dice giochino in questo business un ruolo non proprio trascurabile. Alcune indagini giornalistiche hanno dimostrato come dopo il crollo del Muro di Berlino gli stati dell’Europa dell’est abbiano subito una vera e propria invasione delle sigarette di contrabbando. A metterla in atto sono state le multinazionali occidentali per conquistare velocemente il mercato, facendo fallire i produttori locali; dopo averne assunto il controllo, le strategie dei Giganti del Fumo sono cambiate. Tuttavia, per una serie di curiose circostanze, dalla Moldavia continuano ad arrivare ancora oggi grossi autoarticolati carichi di sigarette Plugarul e Doina, e solo raramente di Marlboro e Camel.
Da EastJournal
di Massimiliano Ferraro