Nikolic, il presidente di destra della Serbia
Nella sua intervista, Oliver Frljić parla apertamente delle pressioni della polizia che ha subito durante la messa in scena dell’opera Đinđić. Dubita che verrà tenuta di nuovo.
La Serbia è sotto choc il giorno dopo le elezioni: le fazioni stanno velocemente rimescolando il mazzo. Cercando di ricostruire un parlamento e un governo, una coalizione compatta e disciplinata della destra nazionalista?
La comunità europea, in una gaffe diplomatica, si è congratulata col vincitore ieri prima ancora che le urne fossero state chiuse. Gli europei sembravano meno sorpresi dagli sviluppi di chiunque sul posto, forse perché si stavano preparando per prolungate e spinose negoziazioni coi nuovi vincitori. Nel sud dei Balcani, nella vicina Grecia, l’eurozona, questo paradiso sicuro per la Serbia democratica e progressista, sta visibilmente cadendo a pezzi. La lunga “transizione verso il nulla” della Serbia sarà del tutto completata quando tutti, in Europa, avranno raggiunto la stessa destinazione.
di Jasmina Tešanović –
traduzione dall’inglese di Filip Stefanović