Nikolic, il presidente di destra della Serbia
[ad]Nella sua intervista, Oliver Frljić parla apertamente delle pressioni della polizia che ha subito durante la messa in scena dell’opera Đinđić. Dubita che verrà tenuta di nuovo.
La Serbia è sotto choc il giorno dopo le elezioni: le fazioni stanno velocemente rimescolando il mazzo. Cercando di ricostruire un parlamento e un governo, una coalizione compatta e disciplinata della destra nazionalista?
La comunità europea, in una gaffe diplomatica, si è congratulata col vincitore ieri [domenica 20 maggio, ndt] prima ancora che le urne fossero state chiuse. Gli europei sembravano meno sorpresi dagli sviluppi di chiunque sul posto, forse perché si stavano preparando per prolungate e spinose negoziazioni coi nuovi vincitori. Nel sud dei Balcani, nella vicina Grecia, l’eurozona, questo paradiso sicuro per la Serbia democratica e progressista, sta visibilmente cadendo a pezzi. La lunga “transizione verso il nulla” della Serbia sarà del tutto completata quando tutti, in Europa, avranno raggiunto la stessa destinazione.
di Jasmina Tešanović –
traduzione dall’inglese di Filip Stefanović