Spending e spanding

Pubblicato il 1 Giugno 2012 alle 20:03 Autore: Andrea Iurato

La pubblica amministrazione, quindi, si prepara a dei tagli che toccheranno ogni suo comparto, dallo Stato al Comune, indipendentemente dalla loro grandezza. Giusto, ottimo, ma l’importante è che i tagli, se davvero ci saranno, dovranno essere ponderati e decisi uno per uno, a colpi di fioretto e non di machete, come ha fatto presente il Presidente Napolitano.Soprattutto il comparto comunale, è quello che rischia maggiormente. La Costituzione prevede, all’articolo 114 che “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane e dallo Stato”. Il legislatore del 2001, con la legge n.3 ha portato alla riforma del titolo V della Costituzione, e uno degli articoli toccati è stato proprio il 114. E’ stato messo in primo piano il Comune, ma non come mero esercizio stilistico, ma come segnale forte ai cittadini e agli amministratori: il Comune è il primo impatto che la gente ha della pubblica amministrazione. Esso deve quindi gestire tutti i servizi primari ed essenziali che la gente richiede e, qualora non fosse possibile, tali servizi verranno erogati dalle Province, dalle Città metropolitane e via via fino ad arrivare allo Stato.

Quindi i Comuni, e i sindaci con loro, sono sempre in prima linea per quanto riguarda il rapporto con i cittadini; spesso sono loro ad essere la faccia dell’odiato Stato vessatore e subiscono i peggiori insulti, sintomo di una insofferenza montante. Il Governo, quindi, dovrà fare molta attenzione ai tagli poiché, se è vero che è necessario tagliare, è giusto farlo nei comparti nei quali si spreca di più.

L'economista GiardaIntanto Enrico Bondi, già commissario straordinario per le aziende coinvolte dal crac Parmalat del 2003 e presidente del Parma Calcio fino all’avvenuta cessione, è stato nominato dal Premier Monti dall’Aprile di quest’anno, Commissario alla Revisione della Spesa dello Stato Italiano. Egli ha iniziato a parlare di tagli pari a circa 4,2 miliardi di euro, dei cento che il Ministro Giarda ha ritenuto “aggredibili”, da attuare entro Giugno di quest’anno (pari,quindi ad un 4,2%). Con il suo ruolo egli potrà segnalare al Consiglio dei Ministri le varie norme di legge che determinano spese o costi da abbattere o razionalizzare. Inoltre egli dovrà agire sugli acquisti di beni effettuati dalla pubblica amministrazione: infatti non si capisce come mai, ad esempio, in Veneto una protesi da ginocchio costi 100 mentre in Calabria ne costi 180, e così via. In questo modo egli dovrà riuscire ad ottenere un prezzo unitario d’acquisto per tutti i beni su tutto il territorio nazionale, senza impennate che sarebbero difficili da comprendere e da giustificare.

Inoltre Bondi ha chiesto aiuto ai cittadini i quali hanno potuto segnalare, entro il 29 Maggio, tutti gli sprechi di cui fossero a conoscenza. E’ inutile dire che i computer del Governo sono stati inondati di messaggi i quali, alla fine del periodo, sono risultati essere oltre 140 mila, indice di un’Italia fondata, oltre che sul lavoro, anche sugli sprechi.

I vari Ministeri hanno avuto tempo fino al 31 Maggio per attuare un prospetto complessivo di tutte le aree o macro aree di loro competenza nelle quali sarà possibile tagliare spese inutili o ridurre quelle troppo elevate. In questo modo si arriverà al Consiglio dei Ministri del 12 Giugno con una visione di insieme tale da permettere di attuare entro questo mese i primi tagli previsti.