Quanto si rischia in questo consiglio europeo?

Pubblicato il 25 Giugno 2012 alle 15:10 Autore: Livio Ricciardelli
consiglio europeo

In questo caso, se si uscirà con un pugno di mosche in mano, non solo i mercati, ma anche il PdL potrebbe creare delle frizioni nel governo. E sappiamo degli intenti in questa fase bellicisti di Berlusconi nei confronti di un governo che inizialmente aveva quanto mai elogiato e a tratti invidiato.

La proposta avanzata sul Corriere della Sera da Pierferdinando Casini di elaborare una piattaforma comune tra “sinistra” e “moderati” non parte solo dalla considerazione che l’asse Carroccio-PdL potrebbe rinascere se dovesse venir meno la leadership di Formigoni alla guida della Regione Lombardia (con tanto di sostituto proveniente da via Bellerio). Ma anche che in questa fase, col rischio europeo dietro l’angolo, occorre saldare la maggioranza che attualmente sostiene Monti. Del resto Casini ha fatto un riferimento alle sensibilità socialiste e del popolarismo europeo che in questa fase emergenziale fanno di tutto per salvare l’Italia e l’Europa. Tra le file del popolarismo europeo ci sarebbe anche il PdL. Dunque, più che un invito ad allearsi quanto mai non definitivo, la mossa di Casini pare come un tentativo di blindare ulteriormente questa strana maggioranza da qui alla scadenza naturale della legislatura. Un modo per dare man forte in vista di ipotetici scossoni di marca berlusconiana.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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