La precarietà in Italia, il default vicino in Grecia. Rassegna stampa del 23 luglio

Pubblicato il 23 Luglio 2012 alle 11:17 Autore: Michele Potenza

La precarietà in Italia, il default vicino in Grecia. Rassegna stampa del 23 luglio

Oggi i principali quotidiani italiani aprono con la crisi economica, la Grecia a un passo dall’uscita dall’Euro, i tagli, la precarietà e gli stipendi fermi da dieci anni in Italia. Secondo una notizia pubblicata dal settimanale tedesco Der Spiegel il Fondo Monetario Internazionale sarebbe intenzionato a bloccare gli aiuti alla Grecia con un probabile default del Paese a settembre. Atene non ce la farebbe infatti a ridurre il debito al 120% del Pil entro il 2020 e mantenere i propri impegni sulle riforme. Questo vorrebbe dire per i Paesi dell’Eurozona un ulteriore esborso in aiuti di 10-50 miliardi.

Il decreto del Governo che programma la stagione dei tagli ha l’obiettivo di rendere più omogenee le uscite per il funzionamento degli enti locali, togliendo risorse a chi si scosta dai valori medi. Dieci grandi città, oltre i 50 mila abitanti si trovano sulla soglia del fallimento: Napoli e Palermo guidano la classifica della maglia nera, Reggio Calabria non è una novità, Novara ha un debito di 100 milioni. Boom di richieste di commissariamenti: da 1-2 casi all’anno si è passati a circa 25, comprese anche amministrazioni del Centro-Nord dove questo tipo di fenomeno fino a ieri era sconosciuto.

Crisi economica in Italia. Secondo un’indagine di Ministero del Lavoro e Unioncamere, nel terzo trimestre del 2012 i contratti per un posto fisso sono stati solo il 19,8%. Nello stesso periodo del 2011 rappresentavano il 28,3%. Bankitalia: stipendi fermi da 10 anni.

Precari otto assunti su dieci” titola il Corriere della Sera.

La Stampa apre con“Dieci città a rischio fallimento”.

La Repubblica titola: “Euro, la Grecia quasi fuori”.

Il Sole 24 Ore titola : “Comuni, ecco le spese da tagliare”.

Il Messaggero titola: “Stipendi fermi da dieci anni”.

Il Giornale attacca: “Ora Monti si sente De Gasperi”.

L’Unità commenta: “Il posto fisso non c’è più: due su dieci sono precari”.

Il Mattino titola: “Addio al posto fisso, stipendi fermi”.

L'autore: Michele Potenza

Giornalista, Innovatore, Comunicatore 2.0, Project Manager, Trainer. Da sempre appassionato di comunicazione e marketing a 360°, politica, web e nuove tecnologie. Nato a Potenza nel 1982, si trasferisce a Torino nel 2006 per motivi di studio e di lavoro. Crede fermamente nelle potenzialità dell’e-government, nella partecipazione dal basso da parte dei cittadini e nel life long learning. Su Twitter è @Michele_Potenza
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