Termometro Finanziario: Draghi prepara il bazooka per calmare gli spread e salvare l’euro

Pubblicato il 30 Luglio 2012 alle 10:35 Autore: Giovanni De Mizio

Martedì sarà mattinata di tassi di disoccupazione, fra cui vanno segnalati quello tedesco (che dovrebbe attestarsi sul bassissimo livello del 6,8%), quello italiano (atteso in rialzo al 10,2%) e quello europeo (che dovrebbe rimanere sopra l’11%). L’Italia rilascerà anche la stima preliminare dell’indice dei prezzi al consumo, che dovrebbe segnalare un rallentamento dell’inflazione.

Mercoledì gli occhi saranno puntati in primo luogo oltre Atlantico: gli USA rilasceranno il dato ISM manifatturiero, che dovrebbe segnalare che la spina dorsale del sistema economico statunitense dovrebbe quanto meno fermare la sua contrazione. Ma è soprattutto un altro il dato che verrà seguito dagli investitori nel corso della serata, ovvero l’annuncio della decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Sebbene non si aspettino novità circa il tasso, sarà importantissimo cercare di capire se la Fed deciderà di ritornare sul mercato con mezzi non convenzionali (leggi: inondando il mercato di denaro fresco di stampa) al fine di sostenere la flebile crescita USA. Giovedì toccherà alla BCE e sarà interessante capire quanto seguito verrà dato alle parole di Draghi.

Sempre giovedì da segnalare il solito dato sui nuovi sussidi di disoccupazione richiesti: gli analisti si attendono un rialzo delle domande sopra quota 370mila. Venerdì uscirà l’attesissimo report sulla situazione occupazionale americana, che fotograferà come ogni mese se il mercato del lavoro USA si sta riprendendo. Gli analisti sono ancora scettici, seppure considerino probabile un lieve miglioramento.