Romney aggancia Obama, ma dopo Tampa il presidente conserva gli Swing States

Pubblicato il 4 Settembre 2012 alle 19:27 Autore: Carlandrea Poli

Se però facciamo una comparazione fra il livello nei sondaggi di McCain dopo la convention di investitura in Minnesota del settembre 2008 e quello di Romney dopo Tampa la differenza è palpabile. Il senatore dell’Arizona, complice una strategia comunicativa tesa a esaltare i suoi lati da combattente e da veterano in Vietnam nella media RCP sopravanzò Obama di ben 2,5 punti percentuali. Impresa che non è riuscita ai repubblicani in questa circostanza. E questo potrebbe essere il peggiore presagio per l’esito della competizione per la Casa Bianca. È vero che la storia degli Stati Uniti insegna che i presidenti hanno vita breve se incrociano le elezioni in un periodo di stagnazione e di alta disoccupazione. Tuttavia è altrettanto appurato che una convention senza un traino apprezzabile può far calare le chance di elezione di uno sfidante.

E se il frame Jimmy Carter è molto efficace per indicare il disastro economico nella contemporaneità per l’esito non brillante di una convention, Romney potrebbe essere associato a John Kerry un altro americano nodoso, con difficoltà inaccettabili per un leader nell’entrare in contatto emotivo col cittadino di main street. 

L'autore: Carlandrea Poli

Nato a Prato il 27/06/1987 giornalista pubblicista, ha cominciato a collaborare con alcune testate locali della sua città per poi approdare al Tirreno. Appassionato delle molte sfaccettature della politica, ha una predilezione per la comunicazione, l'economia e il diritto. Adora il neomonetarismo, l'antiautoritarismo della scuola di Francoforte e prova a intonare nel tempo libero con scarso successo le canzoni di Elisa Toffoli. Su Twitter è @CarlandreaAdam
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