Draghi, la tecnocrazia e la politica assente

Pubblicato il 10 Settembre 2012 alle 16:20 Autore: Matteo Patané
mario draghi

L’eccezionalità della situazione ha consentito a Draghi di spezzare questo circolo vizioso, con un magistrale salto del cavallo che, salvo brutte sorprese, consentirà quantomeno di superare l’attuale impasse con la sola valenza verbale di simili dichiarazioni, anche senza l’utilizzo effettivo degli strumenti messi in campo.
Anziché esortare i politici tedeschi a rifiutare le scelte di Draghi per non cadere nella tentazione di nascondersi dietro la BCE, Steltzner dovrebbe esortarli affinché la politica continentale, di cui la Germania giustamente deve essere capofila come maggiore potenza economica e demografica, prenda in mano gli strumenti nati sull’onda dell’emergenza, li normalizzi e li porti al controllo delle istituzioni democratiche.

La lezione di questi giorni evidenzia davvero come ormai l’Europa sia una necessità: solo quando la BCE ha dispiegato il proprio pieno potere i mercati paiono aver rallentato le proprie ondate erosive contro le periferie del continente. Una governance europea appare quindi ormai indispensabile, ed è emerso chiaramente che la politica, e con essa la democrazia, non sono indispensabili.
La chiamata, l’ennesima, alle istituzioni democratiche europee assomiglia questa volta ad un’ultima spiaggia per la salvaguardia della democrazia stessa contro una tecnocrazia nata e sviluppatasi, sull’onda di pur giustificabili necessità, dall’assenza di una volontà comune di integrazione. I nazionalismi, che si è soliti considerare un retaggio del XX secolo, sono ancora oggi i principali responsabili della difficile situazione che ci troviamo a vivere.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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