Slovacchia, il paese celebra la propria resistenza

Pubblicato il 15 Settembre 2012 alle 11:23 Autore: EaST Journal
celebrazioni resistenza slovacchia

In periodi nei quali l’esigenza di sobrietà viene venduta come elemento imprescindibile per tirare avanti, Bratislava appare il posto ideale nel quale rifugiarsi. Turismo silenzioso, una programmazione culturale oculata (la rassegna di canto tradizionale giapponese si sposa benissimo con la centralissima Hlavné námestie) e poco sfarzo nelle manifestazioni. Persino quelle più sentite e capillarmente diffuse nell’intero territorio nazionale. Esempio, le cerimonie per commemorare il sessantottesimo anniversario della nascita dello Slovenské národné povstanie (SNP) o Insurrezione nazionale slovacca, vale a dire l’organizzazione armata che nella seconda guerra mondiale tentò di rovesciare il governo collaborazionista di Jozef Tiso, sacerdote cattolico e presidente del Consiglio della Repubblica Indipendente Slovacca, strettissimo alleato della Germania nazista finito impiccato per alto tradimento. Nonostante le difficoltà, la vita breve e la sconfitta, un movimento capace di simboleggiare l’idea di resistenza fino all’arrivo in Slovacchia da parte dell’Armata Rossanel quarantacinque.

Il ritrovo principale è avvenuto a Banská Bystrica, cittadina nel cuore del paese e graziosamente adagiata sulle rive del fiume Hron. La mattina del ventinove agosto, con circa duemilacinquecento persone presenti, tra le quali numerosi reduci e membri della associazione slovacca dei combattenti antifascisti. Location e data non casuali poiché proprio a Banská Bystrica in quel giorno ebbe inizio l’insurrezione: a comandare le operazioni il militare Ján Golian, poi divenuto generale.

E’ il 1944 e nella zona della Slovacchia centrale viene calcolata la mobilitazione di circa quarantasettemila uomini. Le truppe tedesche, per sedare la rivolta, spediscono in loco quarantamila soldati. Fetta di terra che si fa nel breve imprevedibilmente popolosa nonché – pur con l’appoggio (ritardatario) di Stalin – palcoscenico di un epilogo che non tarda ad arrivare: migliaia di caduti, villaggi distrutti e la guerra che prosegue.

celebrazioni resistenza slovacchia

A distanza di tempo una impietosa nota-stampa segnala quanto «ogni anno diminuiscano i partecipanti diretti dello SNP alle cerimonie»: trattasi di fatto fisiologico che tuttavia poco toglie alla partecipazione emotiva che l’evento genera in varie fasce della popolazione. Miracoli a conseguenza di simili raduni: viene compattata – esigenze di facciata o reale spirito unitario non è dato sapere, in Slovacchia come ovunque – persino la classe politica locale, solitamente piuttosto agitata.
A tal proposito il Presidente della Repubblica Ivan Gašparovič: “oggi dobbiamo tutti trarre ispirazione dal SNP per il senso di unione che ha saputo generare e per quanto ancora sappia essere esempio per le giovani generazioni”. “Puoi finire male però abbi quantomeno il coraggio di esporti per quanto ritieni giusto” è un refrain sempreverde e difficilmente attaccabile. Controcanto affidato al premier Robert Fico, il quale sottolinea come sia necessario il sentimento di solidarietà umana e la capacità di stare assieme specialmente in periodi complicati. Evidente riferimento alle problematiche economiche del presente, meno violente di una occupazione militare ma capaci di generare profondissime crepe e disequilibri tra la popolazione.

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

L'autore: EaST Journal

East Journal è un progetto di giornalismo partecipativo che nasce dal basso, fatto da giovani e senza fini di lucro. East Journal è una testata registrata presso il Tribunale di Torino, n° 4351/11, del 27 giugno 2011. I contenuti sono condivisi con Termometro Politico grazie alla partnership nata da marzo 2012 tra le due testate giornalistiche. Il nostro obiettivo è quello di raccontare la “nuova” Europa, quella dell’est, che rappresenta il cuore antico del vecchio continente. La cultura e la storia ci insegnano la comune appartenenza. L’europeismo critico è dunque una nostra vocazione. Tra i nostri temi più cari figurano poi la tutela delle minoranze, l’analisi dell’estremismo di destra, la geopolitica energetica, il monitoraggio del crimine organizzato transnazionale.
Tutti gli articoli di EaST Journal →