Larry Sabato: “Obama è ancora favorito, sta tenendo il firewall in Ohio”
Per quanto il senatore Rob Portman (R-Ohio) si affermi a precisare che “Romney può vincere anche senza il Buckeye State”, sono in pochi a credere che senza i 18 grandi voti in palio a Columbus ci sia un “path to victory” per il candidato mormone, soprattutto considerando che Iowa e Nevada (ma soprattutto quest’ultimo) stiano lentamente, “scivolando” verso Obama. E l’odierno sondaggio di Quinnipiac che dà al Presidente un vantaggio di 5 punti (pur in calo dai 10 di un mese fa) proprio in Ohio potrebbe porre la parola “fine” su una elezione che, non fosse stata per la pessima performance di Obama nel primo dibattito, sarebbe probabilmente decisa già da un pezzo. Certo, c’è un sondaggio di Suffolk che dà i due contendenti alla pari nello stesso stato, ma per citare Stuart Rothenberg, altro famoso politologo americano ed editore del Rothenberg Political Report, “non si può contare sulle loro previsioni, in Ohio Obama è attualmente in vantaggio e senza Ohio, Romney è sconfitto”.
Rincara la dose Charlie Cook, del Cook Political Report, fra i pochi “guru” di politica Americana ad avere accesso ai sondaggi riservati delle due campagne, il quale a precisa domanda risponde: “Il firewall di Obama è solido, e sembra in grado di resistere in Ohio così come in Iowa, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin”.
Fra due settimane si andrà al voto, e tutto il mondo avrà gli occhi puntati sull’Ohio, quella terra di operai e minatori che, poco conosciuta e di certo non meta turistica particolarmente ambita, ogni quattro anni ritorna regolarmente ad essere “artefice” del futuro di una nazione. Nel 2004 fu decisivo nel consegnare la vittoria a Bush contro Kerry, come si pronuncerà nel 2012?
Una cosa è certa, se il firewall dovesse cedere dovremo abituarci a pronunciare quelle tre parole: “President Willard (Mitt) Romney”.