Obama vs Romney, il terzo dibattito in liveblogging

Pubblicato il 23 Ottobre 2012 alle 00:47 Autore: Daniele Curcio

Ultimo round, ultimo dibattito tra i candidati alla Casa Bianca Mitt Romney e il Presidente in carica Barack Obama. Questa volta il dibattito si terrà in Florida alla Lynn University di Boca Raton. La Florida è l’emblema degli Stati in bilico. Qui vivono numerosi elettori ispanici, ed anziani che decidono di passare la vecchiaia al caldo. Un elettorato che potrebbe non aver dimenticato il riferimento di Mitt Romney al 47% degli americani non in grado di pagare le tasse sul reddito, ma che potrebbe altresì essere convinto dal “Tea” Marco Rubio.

Nel primo dibattito, a Denver, Obama è apparso del tutto impreparato ad affrontare il confronto, mentre nel secondo, ad Hampstead, il confronto è stato più serrato, Obama ha vinto in politica estera, ma perso sull’economia.

In quest’occasione i due candidati parleranno di politica estera, e Obama potrebbe far prevalere la sua immagine presidenziale. Il moderatore sarà Bob Lloyd Schieffer, della Cbs.

Il Termometro Politico, come ogni volta, seguirà il dibattito in live blogging. Restate con noi!

04:35   Finisce così il terzo e ultimo dibattito. Chi avrà vinto? la parola ai pundits e agli opinion polls.

04:34   E arriva la citazione finale di Schieffer. “Vi lascio con le parole della mia mamma, GO VOTE it helps you feel free and strong !”.

04:31  Romney: “sono ottimista sul futuro e sulle capacità di questo grande paese. Voglio la pace, e so che la otterremo. Voglio riportare l’economia a crescere e potrete presto scegliere fra due strade: quella del Presidente, del debito e della disoccupazione o la mia, quella di un budget responsabile e della crescita nell’occupazione. Ci serve un Presidente che sappia lavorare con tutti, Democratici e Repubblicani come io ho già fatto in Massachusetts. Questa è la più grande nazione al mondo, è ancora il nostro turno di portare la torcia della libertà e della prosperità. Spero di essere eletto vostro Presidente per far sì che l’America rimanga la speranza del mondo”. L’Europa, assente dal dibattito fino ad adesso, viene brevemente citata quando Romney afferma: “non faremo la fine della Grecia”.

04:30   Obama: “dopo 3 dibattiti e fin troppo spot in TV ora tocca a voi decidere. Romney vuole riportarci alle politiche fallimentari precededenti alla mia amministrazione. Io voglio ridurre il deficit, aumentare l’occupazione, investire in educazione, ricerca. Voglio mantenere un esercito forte ma dopo dieci anni di guerra dobbiamo concentrarci sul nation-building a casa nostra. Se mi concederete il privilegio di essere il vostro Presidente per altri quattro anni vi prometto che tutto questo sarà presto realizzato”.

04:29   Romney: “I love teachers”.  Schieffer: “I believe we all love teachers”. Risate. Si passa agli closing statements.

04:28   Romney attacca Obama sull’occupazione, sulle promesse non mantenute. Sulla disoccupazione. E cita un incontro a Appleton, Wisconsin. Sembra proprio che il Badger State sarà decisivo.

04:27   Obama e Romney litigano sul Chapter 11. Obama: “un fallimento tramite chapter 11 delle industrie di Detroit avrebbe avuto un effetto devastante sull’occupazione”. O non conosce le leggi sulla bancarotta, o sa di mentire sfruttando il fatto che l’Americano medio di certo non conosce il codice civile del proprio paese.

04:24   Romney dice che lui è per l’industria automobilistica. “Sono nato a Detroit, mio padre era a capo di una industria automobilistica”. E critica Bush per avere approvato il primo bailout. Obama lo interrompe dicendo che non è vero. Romney insiste, si sta chiaramente giocando il midwest. Obama ancora interrompe: “let’s check the record”. Romney: “questa nazione può essere competitiva in tutti i settori, in tutto il mondo ma serve un Presidente che sappia stimolare l’economia”. E cita gli investimenti di Obama in compagnie fallite, come Solyndra.

04:23   stasera sembra che Romney sia di Sinistra, e che Obama sia invece il Repubblicano che lavora in continuità con Bush. Speriamo che nessuno si connetta solo ora, o sarebbe inevitabilmente confuso.

04:22   Obama attacca Romney sul fatto che lui investe in compagnie che portano il lavoro all’estero. Dall’instant poll sembra che agli Americani non piacciano gli attacchi personali. “Io ho sempre puntato sul lavoro Made in USA”. E il termometro risale.

04:20   Schieffer: “Governatore, se lei davvero dichiarasse la Cina un manipolatore monetario come dice non inizierebbe una guerra commerciale?”. Romney: “No, anche loro sono interessati a commerciare con noi, per far crescere la loro economia. Ma bisogna essere duri e decisi per riportarli sulla strada delle regole del WTO”.

04:18    Romney: “la minaccia principale è un Iran nucleare”. Anche lui cita la Cina come partner, “se vogliono essere responsabili”.

04:16   Dalle reazioni instantanee della CNN si conferma il gender gap. Le donne supportano Obama, gli uomini Romney.

04:15    Schieffer passa alla Cina. Finalmente. Ma poi chiede: “quale è la più grande minaccia al futuro degli Stati Uniti?”. Obama: “sicuramente il Terrorismo”. Sulla Cina dice: “è sicuramente un avversario, ma anche un potenziale partner se accettasse di giocare con le stesse regole di tutti gli altri”.

04:14   Obama rivendica come la sua amministrazione si sia sin da subito schierato con la Primavera Araba. Ma mente sull’Iran e la marcia verde, e lo sa. E aggiunge: “Al Qaeda è molto più debole ora, di quattro anni fa”.

04:10   Schieffer: “Il Pakistan ha arrestato il dottore che ci ha aiutato a uccidere Bin Laden. E’ tempo per abbandonarli?”. Romney: “no, sono una nazione potente, atomica e un key-player nella regione. Dobbiamo lavorarci, pacificamente, ma non abbandonarli. Sono ancora “tecnicamente” un alleato”.

04:09   parlando di Al Qaeda, breve e simpatico “slip” del moderatore che parla di “Obama Bin Laden”.

04:08   Obama continua parlando dei veterani, e di come debbano essere aiutati. E racconta altre storie personali. Cerca di toccare la corda della commozione. “Possiamo concentrarci sui veterani proprio perchè abbiamo iniziato il ritiro dall’Afghanistan”.

04:04   Schieffer chiede lumi sui programmi dei candidati sull’Afghanistan. Romney parla di ritiro entro il 2014, Obama sarà presumibilmente d’accordo. Romney parla anche di Pakistan e dice che bisogna fare attenzione a quello che succede lì per essere sicuri della stabilizzazione della regione. Obama: “2014. Non c’è ragione per sacrificare ulteriori vite Americane quando gli Afghani sono perfettamente capaci di garantire la sicurezza della loro nazione”. E poi ritorna sull’economia.

04:03  Obama cita il 9/11 e l’approval va alle stelle. Obama: “Gli Americani capiscono che il loro commander in chief prende le decisioni giuste per il popolo Americano”. E cita una storia personale, come piace agli Americani, quella di quella ragazzina di 4 anni, figlia di una vittima, che a Ground Zero lo ringraziò per Bin Laden.

04:00   Schieffer: “cosa succederebbe se Netanyahu vi chiamasse e dicesse che i bombardieri si stanno levando in volo verso l’Iran?”. Romney: “non accadrà, non parliamo di cose ipotetiche, Israele è responsabile e analizzerebbe assieme a noi come reagire ad una eventuale minaccia da parte dell’Iran”.

03:57   Romney critica ancora Obama: “L’America non ha mai dettato cosa fare ad altre nazioni, ha liberato altre nazioni dai dittatori”. Obama cita le sue “gite” in Israele e luoghi simboli della Pace. “Tanto per parlare di gite come fa il Governatore”.

03:56   Romney: “perchè non sei mai andato in Israele?”.

03:53   Romney critica “l’apology tour” di Obama all’inizio della presidenza. E cita di nuovo come l’amministrazione sia stata zitta davanti alla marcia verde di Teheran. “Bisogna dimostrare sia dall’inizio la forza degli Stati Uniti, non bisogna apparire deboli come Obama ha fatto”. Obama risponde dicendo che non è vero, e attaccando Romney che “faceva affari con una compagnia petrolifera cinese, coinvolta nell’economia iraniana”.  Colpo basso.

03:50  si parla molto di Iran. Per ora la grande assente è la Cina.

03:48   Romney dice di essere d’accordo con Obama su Israele. Romney: “un Iran atomico è un pericolo, ma altrettanto lo è un Iran capace di sviluppare un programma atomico”.

03:45   Schieffer: “un attacco ad Israele è un attacco all’America?”. Obama: “sì, noi siamo sempre dalla parte di Israele e i nostri rapporti sono ottimi”. Ma cambia argomento, Israele è chiaramente il suo punto debole. Sull’Iran: “finchè io sarò Presidente, l’Iran non avrà modo di acquisire l’atomica”. Sempre Obama: “l’Iran è uno stato sponsor del terrorismo”. Una novità.

03:43  si torna brevemente sulla politica estera. Romney parla di marina e esercito, in un chiaro tentativo di avvicinarsi alla sensibilità dei votanti in Virginia. Obama: “Romney non capisce come funziona l’esercito oggi, come si è ammodernato. Cita come abbiamo meno navi oggi, beh Governatore, abbiamo anche meno cavalli e  baionette”. Sul budget: “lei ci suggerisce di visitare il suo sito per più informazioni, beh l’ho fatto parecchie volte, e ancora la matematica non torna”.

03:40   Obama: “non abbiamo tagliato sulla difesa, abbiamo fatto il necessario”. “Non possiamo spendere ancora di più, specialmente quando i militari stessi dicono che non serve”. E critica Romney dicendo che questo, assieme al taglio delle tasse, non può essere realizzato. “Il nostro budget è invece basato su una strategia per migliorare la nazione, non è basato su pensieri di tipo politico”. Romney cita la sua storia in Utah e Massachusetts e di come sempre i suoi budget abbiano sempre funzionato.

03:38   Schieffer protesta: “possiamo tornare sulla politica estera?”. Risate. Schieffer: “Governatore, lei non vuole tagliare sulla difesa, ma dove troverà i soldi?”. Romney dice di voler abolire Obamacare, crolla il gradimento fra gli “undecided voters” della CNN. Ma precisa: “voglio difendere Medicare”. Risalgono di un poco.

03:37   Obama: “lei dice di non alzare le tasse sui ricchi, ma è disposto a togliere il futuro ai giovani tagliando sull’educazione”. Romney risponde coi dati ai tempi del “suo” Massachusetts.

03:35   Obama continua a parlare di economia criticando, citando i numeri, i risultati di Romney in Massachusetts. E introduce un nuovo argomento: l’educazione dicendo: “non abbiamo avuto tempo per discuterne nel nostro ultimo dibattito”. Eh si, non è proprio un dibattito di politica estera. Vediamo se Schieffer sarà capace di riportarlo sui binari corretti.

03:34   Romney: “la differenza fra di noi? io ho un piano per il futuro e non sto a parlare del passato”. E ricomincia il leit-motiv sull’economia e il suo piano in cinque punti. Il dibattito sta lentamente scivolando sulla politica domestica con frequenti accenni su disoccupazione e autonomia energetica.

03:30  Romney critica Obama per essere stato zitto davanti alle manifestazioni di Teheran, per avere dimostrato debolezza davanti alla Russia rinunciando allo scudo spaziale in Polonia, e per avere ridotto al minimo i rapporti amichevoli con Israele. Obama risponde parlando di credibilità all’estero, e criticando Romney per avere appoggiato in passato Bush e Cheney come suoi “ispiratori”.

03:29  Schieffer: “quale è il ruolo dell’America nel mondo”. Romney: “promuovere la Democrazia e la Pace, essere leader nell’aiutare per risolvere le guerre e i problemi umanitari in corso. Per essere leader e forti all’estero dobbiamo essere forti a casa”. E ritorna sull’economia e i posti di lavoro. E’ proprio il suo punto forte ed è bravo a ricordarlo.

03:27  Romney cita Ahmadinejad sul debito pubblico che rende debole l’America. Per un momento riesce a tornare sul tema che gli è più congeniale: l’economia. Sulla politica estera, per ora, differenze minime fra i candidati. La parola chiave finora sembra essere “be strong”.

03:22  Schieffer: “Governatore, lei supporterebbe l’attuale politica sulla Siria? una No Fly Zone?”. Romney: “No, non voglio vedere un singolo soldato Americano coinvolto”. Ottimi one-liners ma, a differenza di Obama, sembra nervoso.

03:20  Romney: “Obama prima ha detto vediamo se la Nazioni Unite possano aiutare, ma Kofi Annan ha rinunciato. Poi ha detto Russia, ed ha fallito. Dobbiamo essere noi leader, non dobbiamo sempre rivolgerci ad altri”. Obama: “siamo i leader al momento”. Obama torna sulla Libia e parla in maniera convincente di come fosse necessario trovare Gheddafi, e di come la strategia Americana sia stata vincente. “Gheddafi era colui che, dopo Bin Laden, più  aveva le mani sporche di sangue Americano”.

03:17  Schieffer chiede della Siria. Obama: “faremo tutto il possibile per aiutare l’opposizione, lavoreremo con Israele e Turchia ma dice che un intervento militare sarebbe una azione spropositata, i giorni di Assad sono comunque contati”. Romney: “La Siria per noi è una opportunità, deve essere una priorità rimuovere Assad per isolare l’Iran nella regione ma sono contrario ad un intervento militare, organizziamo l’opposizione”. “Assad must go, and will go”.

03:13  Romney: “attaccare me non è un programma per la politica estera, è solo politica elettorale”. Bella affermazione. Segue un “bickering” fra i due candidati, e la reazione degli undecided voters della CNN è chiara, “approval” a picco.

03:11   Obama: “sono contento di sentire che il Governatore Romney riconosce Al Qaeda come una minaccia, solo qualche mese fa diceva che era la Russia, la guerra fredda è finita da 20 anni”. E prosegue criticando i “flip-flops” di Romney. “So che lei non ha esperienza esecutiva in politica estera, ma tutte le volte che ha offerto il suo suggerimento, era quello sbagliato”.

03:05   Romney cita per primo Bin Laden dicendo di essersi congratulato col Presidente per il risultato, capovolgimento di strategia. Potrebbe essere una mossa interessante. Parla della necessità di avere una strategia globale, non basata solo su uccidere i nostri avversari. Obama riprende l’argomento e parla delle necessità di lasciare Iraq e Afghanistan dando ai governi locali la responsabilità delle sicurezza. Obama critica la strategia di Romney. Romney: “non vogliamo un altro Iraq o Afghanistan, vogliamo un mondo Islamico che rifiuti il terrorismo e l’estremismo”. Quanta differenza fra questo approccio e quello di Bush.

03:04  si parte dalla Libia, vediamo se Romney saprà riscattarsi dalla volta scorsa.

03:00  si inizia ! i candidati sono on stage !

02:59  60 secondi ! the winner might be the next President !

02:55  un momento amarcord sulla CNN coi consiglieri d’immagine di Clinton e Bush che parlano di come i loro Presidenti ingannavano la tensione prima dei dibattiti, basket per Clinton, humour per Bush.

02:53  Schieffer entra in sala e parla al pubblico, manca poco all’inizio.

02:48  Charlie Crist, ex governatore Repubblicano della Florida, già oratore alla DNC è seduto vicino a Michelle Obama. Si prepara per un nuovo mandato da Governatore nel 2014 questa volta per i Democratici?

02:45   15 minuti all’inizio del dibattito, come già detto si svolgerà in Florida. Una vittoria di Romney stasera potrebbe dargli definitivamente la vittoria nel Sunshine State?

02:29  l’inviato di Politico alla Casa Bianca parla dei sondaggi “segreti” delle campagne e afferma: “Nevada = Obama, Ohio pure, se il candidato repubblicano fosse invece stato Perry, sarebbe molto più indeciso. Romney se la gioca in Wisconsin ma è il messaggio sbagliato su Detroit a fargli perdere in partenza Ohio, Pennsylvania e Michigan”.

02:23  McCain a domanda di un giornalista: “che differenza c’è fra Obama e Romney sulla politica estera?”, risponde: “leadership, il Presidente crede in una leadership “from behind”, il Presidente parla sempre di lasciare l’Iraq e l’Afghanistan, ma non parla mai di vittoria”.

02:15  nel frattempo Romney pubblica il suo ultimo spot, dedicato proprio alla politica estera. Un susseguirsi di immagini e dichiarazioni che fanno trapelare un messaggio devastante contro il Presidente: http://www.youtube.com/watch?v=db9SW9QmYNM&feature=g-all-u

02:05  Politico afferma che la campagna di Romney è pessimista sul dibattito di stasera, è un tema che in genere favorisce il Presidente in carica, in particolare uno che ha ucciso Bin Laden.

02: 00  manca solo un’ora all’inizio del terzo e ultimo dibattito. Secondo ABC News Romney ed Obama ora sono alla pari sulle tematiche di politica estera, che dovrebbero invece il punto di forza di Obama. Vedremo cosa succederà stanotte.

L'autore: Daniele Curcio

Studente in Economia e Business Internazionale alla Università Bocconi di Milano, è appassionato di politica Americana sin da giovane. Durante i suoi numerosi viaggi negli Stati Uniti ha avuto modo di approfondire i suoi studi nel settore. Consigliere di Municipio nel Comune di Brescia dal 2008. Caporedattore della sezione Esteri di Termometro Politico, sezione americhe e english version
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