Analisi Affluenze Elezioni Provinciali e Comunali 2009

Pubblicato il 16 Giugno 2009 alle 15:05 Autore: Redazione
Analisi Affluenze Elezioni Provinciali e Comunali 2009

In questo nostro recente articolo, abbiamo organizzato in due file .xls tutti i dati di affluenza, secondo le fasce orarie***, delle Elezioni Europee, Provinciali e Comunali 2009. Analizzeremo ora le Elezioni Amministrative su scala provinciale (61 province, tra cui Torino, Milano, Bologna e Napoli) e comunale (oltre 4000 comuni interessati).

In questa nostra analisi tenteremo di mettere in relazione i dati delle elezioni del 2004 con quelle appena trascorse, per stabilire dove e come vi sia stato un calo (ed è piuttosto evidente che il calo sia stato generale), quantificarlo sia su scala comunale che provinciale e trarre alcune valutazioni statistiche.

***: il Ministero degli Interni ha effettuato nel 2004 e nel 2009 i rilevamenti di affluenza durante le seguenti fasce orarie: Sabato ore 22.00, Domenica ore 12.00, Domenica ore 19.00 e Domenica ore 22.00.

LEGGI TUTTI I DATI

Le medie regionali delle Elezioni Provinciali 2009 per fascia oraria, messe a confronto con quelle del 2004, hanno mostrato le seguenti variazioni percentuali

ITALIA                

-9,0867

-6,0258

-6,5428

-5,1889

PIEMONTE              

-15,947

-9,0518

-7,5281

-6,0024

LOMBARDIA             

-10,957

-6,255

-5,2137

-3,6043

VENETO                

-0,10644

0,059488

-6,4423

-5,5439

LIGURIA               

-9,3344

-9,1581

-8,8069

-7,7925

EMILIA ROMAGNA        

-10,544

-4,106

-7,7958

-5,5362

TOSCANA               

-12,102

-10,329

-7,6603

-6,0056

UMBRIA                

-5,7039

-5,4076

-3,5926

-3,3063

MARCHE                

0,15504

0,14943

-6,0964

-5,0941

LAZIO                 

2,7132

-4,1654

-2,3625

-4,1378

ABRUZZO               

-8,236

-5,8001

-11,25

-8,7609

MOLISE                

5,1188

2,1667

-1,5668

-4,8182

CAMPANIA              

-9,2933

-7,2125

-5,2384

-5,3486

PUGLIA                

-7,2076

-6,9693

-7,5686

-4,9534

BASILICATA            

-8,438

-9,3578

-10,735

-8,3885

CALABRIA              

-0,76503

0,26359

-3,9097

-3,2814

Le regioni in cui le Elezioni Provinciali sono state caratterizzate da meno partecipazione (più correttamente, il maggior calo percentuale relativo) sono risultate la Liguria al Nord, Abruzzo al Centro e Basilicata al Sud. In linea con i dati nazionali registriamo invece il Veneto al Nord, le Marche al Centro e la Campania al Sud. Notare come per il Veneto e la Calabria vi sia stato un calo molto limitato nella prima fascia oraria (rilevazione Sabato alle ore 22.00), mentre per Lazio e Marche e soprattutto Molise si è registrato addirittura un lieve incremento relativo. Tuttavia, nel corso del weekend elettorale in tutte le regioni si è registrato un calo medio, sebbene con margini di variazione sostanziale tra le varie località. Per alcune regioni si nota poi un miglioramento nel calo percentuale, mentre in alcune altre si nota o stabilità o peggioramento continuo. A livello nazionale il trend è stato di crescita di affluenza per fascia oraria.

Per apprezzare la natura stocastica delle variazioni di affluenza tra il 2004 ed il 2009, presentiamo qui di seguito due grafici, il primo per le Elezioni Provinciali 2009/2004 ed il secondo per quelle Comunali 2009/2004, evidenziando i limiti macroregionali, Nord-Centro-Sud, per fascia oraria

Incremento Affluenza Elezioni Province 2009/2004

Affluenza Province PRO09

Possiamo notare una maggiore volatilità verso le regioni centro-meridionali, constatando come nell’ultima rivelazione (Domenica ore 22.00) si registri una certa stabilità generale. La fascia oraria che evidenzia la dispersione più marcata è la seconda (Domenica ore 12.00).

Incremento Affluenza Elezioni Comunali 2009/2004

Affluenza Comuni 2009/2004

 

Per chi si intende di volatility clusters si scorgono evidenti raggruppamenti di dispersione,il cui studio approfondito potrebbe portare a correlazioni con il voto percentuale dei singoli partiti a seconda che ci si trovi in cluster a bassa od alta volatilità. Inoltre, importante anche stabilire il grado di autocorrelazione per ogni comune entro una medesima provincia (potrebbero esistere autocorrelazioni anche fuori dalla stessa provincia, ma questo non dovrebbe indurre ad ipotizzare correlazioni geografiche. La correlazione è condizione necessaria, non sufficiente).

Ciò che abbiamo provato a costruire è un algoritmo ARIMA(p,q) per stabilire quanto verosimile sia una simulazione per fascia oraria. Mostriamo qui il caso delle Elezioni Comunali 2009/2004, fascia oraria Domenica 12.00/Sabato 22.00. Nel secondo grafico la simulazione è stata effettuata su 40000 iterazioni casuali.

Simulazione Comunali

Sebbene un modello GARCH(p,q) risulti essere più adeguato, a causa della presenza di volatility clusters, il modello qui sopra si dimostra essere con buona approssimazione in linea con il dato empirico (linea blu).

La distribuzione di densità empirica (dati reali) è stata poi messa in relazione con una serie di distribuzioni teoriche, per stabilire il grado di regressione/interpolazione migliore. La distribuzione normale, benchè non perfettamente in sintonia rispetto ad altre tipologie, può essere adottata per analisi grezze, ma indicative su larga scala.

Stesso discorso vale per le distribuzioni di probabilità riferite agli incrementi percentuali tra le 4 fasce orarie adottate nelle rilevazioni del Ministero degli Interni. Mostriamo qui di seguito le distribuzioni per le Elezioni Provinciali 2009 e Comunali 2009.

Incremento Affluenze Elezioni Provinciali 2009: Domenica 12.00 vs. Sabato 22.00

Incrementi fascia oraria PRO09

Incremento Affluenze Elezioni Provinciali 2009: Domenica 19.00 vs. Domenica 12.00

Incrementi fascia oraria PRO09

Incremento Affluenze Elezioni Provinciali 2009: Domenica 22.00 vs. Domenica 19.00

Incrementi fascia oraria PRO09

Appare chiaro come distribuzioni con valore di asimettria diverso da zero (distribuzioni NON normali) interpolano meglio le distribuzioni. Le code poi seguono un andamento f(x)~xb piuttosto che ~e-x^2.

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

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L'autore: Redazione

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