Come il Termometro ha indovinato le proiezioni delle elezioni USA

Pubblicato il 6 Novembre 2008 alle 09:10 Autore: Gianluca Borrelli
Candidato democratico alle elezioni americane Barack Obama

Ebbene quella notte le primarie si tenevano in 2 stati. Indiana (guarda caso) e North Carolina.
Nel secondo di questi stati Obama partiva favorito e la sua vittoria era scontata, casomai era importante vedere di quanto vinceva.
L’incognita ancora una volta era l’Indiana, vero stato chiave per Obama sia per le primarie che per le elezioni.
La Clinton era data come leggermente favorita e ad un certo punto della notte sembrava aver preso il largo.

Mancava tuttavia tutto il gruppo di contee dell’area nord, quella praticamente satellite di Chicago. Mancava perche’ quel gruppo di contee ha un fuso oriario diverso. Lo so che sembra assurdo e’ come se andando da Savona ad Imperia si debbano spostare le lancette dell’orologio ma in america succede anche questo.

Per questo motivo queste contee (come quelle poco popolose e quindi irrilevanti della punta sud-ovest) mandavano i risultati con molto ritardo rispetto alle altre.
Hillary Clinton il 6 maggio era in vantaggio di 75000 voti prima che arrivassero queste contee e alla fine vinse di soli 14000. Questa vittoria di Pirro di fatto chiuse le primarie (per avere qualche speranza avrebbe dovuto vincere con un risultato pesante), che si trascinarono pro forma per un altro mese con un vincitore inevitabile: Obama.

McCain era in vantaggio di soli 30000 voti prima dell’arrivo di Lake ed e’ finito sotto di 33000. Tutto calcolato.

Allora vi chiederete come ho fatto a capire tutto questo prima ancora che si chiudessero le urne nella decisiva contea di Lake (nella quale vive il 20% della popolazione dell’Indiana).

Semplice.

Sapevo che la contea di VIGO chiudeva prima delle altre, che dava i risultati dello scrutinio prima delle altre e che e’ la Bellwether County per eccellenza non solo per lo stato dell’Indiana ma per tutti gli USA (una specie di cartina tornasole elettorale):

  • Vigo County, Indiana – 2 misses (1908, 1952) from 1892 on, perfect since 1956. Since 1960, Vigo County has been within 3 percent of the national presidential vote every election. In 2008, Vigo County again voted with the winner, but Obama’s percentage of 57.3% was about 5% off Obama’s national vote.

4 anni fa Bush vinse del 7% quella contea.
Dopo i primi risultati Obama era in vantaggio del 15%. Lo spostamento della contea “tornasole” era di 22 punti, Bush aveva vinto di 21 ergo Obama era in vantaggio di 1.

Questa era la prima proiezione, mentre la gente della contea di Lake stava ancora votando e mentre i giornalisti di tutto il mondo parlavano del piu’ e del meno senza sbilanciarsi su nulla.

Le proiezioni seguenti le ho fatte grazie ad altre 5 contee.
L’importantissima contea di St.Joseph piena di bianchi cattolici, che avrebbe dato un’indicazione anche sulla Pennsylvania. In quella contea Obama vinceva di circa 30 punti (nel 2004 Kerry l’aveva vinta di pochi punti ricalcando lo stesso smottamento percentuale verso i democratici visto a Vigo).
Li’ ho capito anche che il “Bradley effect” era innocuo e che la Pennsylvania (piena anche essa di bianchi cattolici) non era in pericolo nonostante il bluff di McCain.

Le altre 4 contee erano semplici contee nelle quali nel 2004 c’era stato lo stesso risultato finale di tutto lo stato ovvero 21 punti di differenza (60 a 39).

Facendo la media di queste 4 contee si confermava un recupero dei democratici che li avrebbe portati a “distanza di tiro” da parte della inevitabile valanga proveniente dalla oramai famosa contea di Lake.

Valanga che e’ puntualmente arrivata portando al risultato finale previsto sin dall’inizio.

Prima proiezione nostra: Indiana (00:30) = Obama+1
Seconda proiezione nostra: Indiana (00:40) = Obama+1
Terza proiezione nostra: Indiana (00:55) = Obama+1

RISULTATO FINALE: INDIANA OBAMA +1 (ufficializzato solo molte ore dopo la nostra proiezione)

Il fatto che la proiezione sia stata costante ed abbia spaccato il capello dimostra la validita’ dello studio sopra descritto.

All’1 ora italiana e’ stata dichiarata la Pennsylvania ad Obama con ampio margine. Io a quel punto ho smesso di calcolare le proiezioni della Virgina (vinta poi da Obama anche essa , come previsto, ma oramai i giochi erano fatti da un pezzo) e mi sono goduto lo spettacolo… per la cronaca i media americani hanno iniziato a sbilanciarsi solo un’ora e mezza dopo che su questo blog si era dichiarato il vincitore, quindi abbiamo “bruciato” persino i network americani.

L’unica vera amarezza e’ che tutto questo bel lavoro e’ stato appannaggio di pochi mentre da Vespa e da Mentana si continuava a brancolare nel buio.

L’Italia e’ un paese che va male perche’ le sciabole restano appese e i foderi vanno a combattere, e questo purtroppo avviene in troppi campi.

L'autore: Gianluca Borrelli

Salernitano, ingegnere delle telecomunicazioni, da sempre appassionato di politica. Ha vissuto e lavorato per anni all'estero tra Irlanda e Inghilterra. Fondatore ed editore del «Termometro Politico».
Tutti gli articoli di Gianluca Borrelli →