Primarie ed endorsement partitico

Pubblicato il 17 Novembre 2010 alle 12:00 Autore: Matteo Patané

In cosa consiste la sconfitta per il PD, quindi? Nel fatto che è stato preferito un altro candidato? No di certo: meglio eventualmente vincere con Pisapia che perdere con Boeri, visto che Pisapia ha dimostrato alle primarie di avere più chance.
La sconfitta del PD è allora programmatica? I cittadini, in fondo, hanno scelto un programma ed un candidato sui cui SEL, e non il PD, aveva messo il proprio marchio. Eppure la regola di base delle primarie è che chi perde sostiene chi vince: logica conseguenza della cosa è che le varie opzioni debbano essere sufficientemente ben viste da tutte le parti in causa da evitare sfilamenti post-sconfitta. Il programma di Pisapia, pur non essendo il programma del PD, è comunque un programma che il PD riteneva sufficientemente positivo da poter essere preso a programma ufficiale della coalizione.
La sconfitta del PD sta quindi nel voler vedere la situazione come una sconfitta, ovvero nell’immagine del Davide SEL che atterra il Golia PD per la seconda volta dopo le primarie pugliesi, e ponendo così le basi per altri colpi a Bologna, Torino e Napoli nei prossimi mesi. Dimenticando che le primarie servono a trovare il candidato migliore, non quello promosso da questo o quel partito. Ignorando la differenza tra le primarie e le vere elezioni.

A questo punto, perché non evitare del tutto le candidature ufficiali di partito? Perché non lasciare liberi dirigenti, militanti e simpatizzanti di mettere a disposizione strutture, tempo e mezzi ciascuno per il candidato che ritiene più degno? Perché, nell’ottica di realizzare una vera politica dal basso, i partiti non restano alla porta ad ascoltare, limitandosi a fornire i mezzi affinché la società possa esprimere al meglio le proprie indicazioni?

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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