FIDUCIOMETRO: tutti i numeri della (s)fiducia

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 alle 12:19 Autore: Lorenzo Pregliasco
golpe 2011

A ingrossare le file degli incerti ci sono invece i quattro deputati finiani – Silvano Moffa, Maria Grazia Siliquini, Catia Polidori e Carmine Patarino, oltre a Giampiero Catone che già avevamo contato tra i sostenitori del governo -, considerati ‘colombe’ di Futuro e libertà, che hanno sottoscritto una lettera insieme a dieci parlamentari del Pdl chiedendo di evitare il voto di fiducia di martedì. E’ vero, Bocchino e Fini sembrano ragionevolmente certi che tutto il gruppo, escluso Catone, voterà compatto la mozione di sfiducia, ma al momento non ci sentiamo di inserire le colombe nella colonna rossa.

Malgrado il pressing dei deputati della maggioranza, in particolare provenienti dal gruppo Noi Sud, sembra che il valdostano Roberto Nicco sia intenzionato a restare fedele al fronte della sfiducia, mentre non si hanno notizie di Antonio Gaglione, eletto con il Pd e poi passato a Noi Sud: una sua assenza non ci stupirebbe.

 

Situazione al 12/12: sfiducia 301 – fiducia 310 – astenuti 2 – incerti 16

 

 

11/12 (-3 giorni al voto di fiducia)

Spostiamo Antonio Gaglione, ex Pd iscritto al gruppo Noi Sud, sul fronte degli indecisi (a settembre aveva dichiarato che mai avrebbe votato la fiducia al governo).

Resta in dubbio la presenza di Giulia Bongiorno, finiana di spicco, che potrebbe essere assente per motivi di salute legati alla gravidanza – l’ha confermato lei stessa poco fa -. Situazione analoga per le altre due deputate in dolce attesa, Federica Mogherini (Pd) e Giulia Cosenza (Fli).

Un altro finiano, Giampiero Catone, che già aveva annunciato che non avrebbe sostenuto la mozione di sfiducia, sembra invece più che mai vicino a votare a favore del governo, e finisce quindi nella colonna verde del fiduciometro. Rimane incerto il voto di Silvano Moffa, tra i massimi vertici di Futuro e libertà, che sarebbe marcato stretto dal pidiellino Andrea Augello.

Manteniamo tra gli incerti Paolo Guzzanti – il suo voto sarà vincolato a una promessa di modifica della legge elettorale nel discorso di Berlusconi alla Camera -.

Il nuovo gruppo composto da Scilipoti (ex Idv), Cesario (ex Api) e Calearo (ex Api), che avevano prefigurato tre voti diversi (rispettivamente: sfiducia, fiducia e astensione), sembra, stando alle ultime indiscrezioni, che potrebbe ricompattarsi intorno al no alla mozione di sfiducia: per cautela collochiamo anche loro tra gli incerti.

Non si segnalano novità sull’orientamento dei radicali, che potrebbero sciogliere la riserva solo alla vigilia del voto di martedì.

Situazione all’11/12: sfiducia 303fiducia 309astenuti 2incerti 15

10/12 (-4 giorni al voto di fiducia)

Tra le notizie di oggi si segnala il passaggio di Grassano, ex leghista subentrato a Cota ora nel gruppo dei Liberaldemocratici, dagli indecisi alla fiducia; Giulia Bongiorno, deputata finiana, è al quinto mese di gravidanza e potrebbe essere assente, quindi la segnaliamo tra i voti incerti, insieme alle partorienti Federica Mogherini (Pd) e Giulia Cosenza (Fli).

Resta in dubbio l’orientamento di Paolo Guzzanti, che sembrava intenzionato a sfiduciare il governo ma negli ultimi giorni ha rimesso in discussione il proprio voto, dichiarando che potrebbe sostenere il governo se verrà modificata la legge elettorale.

Si registra, ancora, tra gli incerti il voto di Silvano Moffa di Fli: sembrava certo il suo sostegno alla mozione di sfiducia dopo la direzione del movimento di ieri, ma oggi ha dichiarato in un’intervista che lavora per evitare la conta del 14 e, comunque, il suo voto è ancora in dubbio. Un altro passaggio dunque verso la colonna degli indecisi.

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L'autore: Lorenzo Pregliasco