FIDUCIOMETRO: tutti i numeri della (s)fiducia

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 alle 12:19 Autore: Lorenzo Pregliasco
golpe 2011

Situazione al 10/12: sfiducia 304fiducia 310astenuti 3incerti 12

9/12 (-5 giorni al voto di fiducia)

Novità di giornata: Antonio Razzi passa dall’IDV a Noi Sud (e si presume voterà la fiducia), Massimo Calearo (ex PD e ex API, ora non iscritto a nessun gruppo) si asterrà, Bruno Cesario (ex PD e ex API,  ora non iscritto) voterà come già previsto da Termometro Politico la fiducia. Scilipoti, altro dipietrista irrequieto, dovrebbe invece dire sì alla mozione di sfiducia. Intanto mettiamo in bilico i voti di due deputate incinte, Mogherini (Pd) e Cosenza (Fli), e quello di Paolo Guzzanti, che ieri ha parlato della possibilità di rivedere il suo orientamento.

Giuseppe Consolo, considerato tra le colombe finiane, pare voterà la sfiducia, mentre rimane dubbio l’orientamento di Catone (FLI).

Grassano (ex leghista ora con i Liberaldemocratici) darà invece il suo voto al governo.

NB: i deputati che hanno annunciato la propria astensione, come Calearo e i due parlamentari dell’Svp Brugger e Zeller, sono nella colonna degli astenuti. Ricordiamo che alla Camera l’astensione non incide sul quorum per la maggioranza, a differenza che al Senato.

Situazione al 9/12: sfiducia 306fiducia 309incerti 14

7/12 (-7 giorni al voto di fiducia)

A votare la mozione di sfiducia dovrebbero essere Pd (200), Udc (35), Fli (34), Idv (22), Api (6), Mpa (5), Liberaldemocratici (2), La Malfa, il valdostano Nicco e due deputati non iscritti (Paolo Guzzanti e Giuseppe Giulietti). Il totale, sulla carta, sarebbe pari a 308.
Da questa somma va però sottratto Gianfranco Fini, che è iscritto al gruppo Fli ma – in quanto presidente della Camera – per prassi non vota. Si arriva quindi a 307.

Sosterranno invece il governo Pdl (235), Lega Nord (59), Noi Sud (11), Pionati, Nucara e due deputati non iscritti (Massimo Calearo e Bruno Cesario). Totale 309.

Tra gli incerti, si registrano Radicali (6), Svp (2), e ancora Maurizio Grassano – ex leghista subentrato a Cota, ora con i Liberaldemocratici – e un paio di finiani, vale a dire Giampiero Catone e probabilmente Giuseppe Consolo (ma questo punto sara’ chiarito meglio in calce). A questi incerti si aggiungono i deputati IDV Razzi e Scilipoli che hanno dichiarato di non aver ancora deciso. Totale 13.

A Berlusconi servirebbero invece 6 voti favorevoli tra i 13 indecisi – con 315 la mozione di sfiducia verrebbe bocciata -, ma verosimilmente nel centrodestra si punta all’astensione o alla non partecipazione al voto di alcuni parlamentari incerti, eventualità che appare tutt’altro che remota: ci sono molte combinazioni che potrebbero portare a un perfetto pareggio, e in quel caso il governo si salverebbe.

Un’altra possibilità piuttosto concreta è che vi siano alcune ulteriori defezioni tra chi dovrebbe votare la sfiducia – che potrebbero avvenire ovunque -, che unite ad alcune astensioni, potrebbero garantire la bocciatura della mozione presentata dalle opposizioni.

 

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L'autore: Lorenzo Pregliasco