Il discorso di Bossi a Venezia: un’analisi critica

Pubblicato il 23 Settembre 2010 alle 21:33 Autore: Matteo Patané
discorso di bossi

Lavorare e produrre, come sostiene Bossi, è un diritto. E in tempi di concorrenza globale le quote fissate dall’Unione Europea possono apparire rigidi vincoli senza aderenza alla realtà.
Il problema è che le procedure di infrazione della UE vengono aperte allo Stato Italiano, quindi a tutti i contribuenti. Il problema è che vi sono migliaia di aziende agricole che non superano le quote latte, si comportano onestamente, e soffrono la crisi due volte, a causa della loro onestà e a causa delle multe che devono pagare per gli altri. Il problema è che l’Italia ha accettato la politica delle quote latte, ed accettandola si è presa la responsabilità di applicarla e di rispettarla, giusta o sbagliata che fosse. Mi sarebbe piaciuto se Bossi – per quanto permesso nella cornice della festa – avesse preso in esame questi punti.

Il Senatùr presenta poi, nella seconda parte del suo discorso, il federalismo come cosa fatta, e si lancia in una previsione semistrutturata di quali saranno le imposte destinate alle regioni. La notizia pare in netto contrasto con un editoriale di Ricolfi del 10 settembre pubblicato su La Stampa, in cui si mostra invece il federalismo fiscale come una scatola ancora vuota.
Il federalismo dovrebbe in effetti seguire la strada maestra aperta dalla Legge Delega 42/20091, ma a vedere la lista dei provvedimenti l’unica approvazione al momento (16 settembre 2010) è il Decreto Legislativo 85/2010 sulla patrimonializzazione di comuni e regioni. Ci sono venti caselle vuote su ventuno nella pagina dei provvedimenti adottati, e di questi nove devono essere approvati entro il 21 maggio 2011 pena la decadenza della Legge Delega.
Non penso sia questione di giorni né di ore, come invece afferma il leader leghista, nemmeno prendendo le parole come una iperbole retorica.

Sul decentramento ministeriale Bossi tira in ballo la situazione del Regno Unito.
Ho reperito la lista dei Dipartimenti Ministeriali della Gran Bretagna su Wikipedia, e ho realizzato una lista dove si evidenzia per ciascun Dipartimento la sede principale e le eventuali sedi secondarie. I dati sono stati reperiti sia su Wikipedia sia sui siti ufficiali dei Dipartimenti stessi.

  • Attorney General’s Office 20 (Victoria Street, London)
  • Cabinet Office (70 Whitehall, London)
  • Department for Business, Innovation and Skills (1 Victoria Street, London)
  • Department for Communities and Local Government (Bressenden Place, London)
  • Department for Culture, Media and Sport (2-4 Cockspur Street, London – 179a Tottenham Court Rd, London – The Old Police House, Hyde Park)
  • Department for Education (Castle View House, Runcorn – Moorfoot, Sheffield – Mowden Hall, Darlington – Sanctuary Buildings, London)
  • Department of Energy and Climate Change (3 Whitehall Place, London – 86-88 Guild Street, Aberdeen)
  • Department for Environment, Food and Rural Affairs (17 Smith Square, London – 30-34 Albert Embankment, London)
  • Department for International Development (1 Palace Street, London – Eaglesham Road, East Kilbride, Glasgow)
  • Department for Transport (76 Marsham Street, London)
  • Department for Work and Pensions (Caxton House, Tothill Street, London – 1-11 John Adam Street, London)
  • Department of Health (79 Whitehall, London – 133-155 Waterloo Road, London – 80 London Road, London – 22 Upper Ground, London – Quarry Hill, Leeds)
  • Export Credits Guarantee Department (2 Exchange Tower, Harbour Exchange Square, London)
  • Foreign and Commonwealth Office (King Charles Street, London)
  • Government Equalities Office (Eland House, Bressenden Place, London)
  • HM Treasury (1 Horse Guards Road, London)
  • Home Office (Marsham Street, London)
  • Ministry of Defence (Whitehall, Westminster, London)
  • Ministry of Justice (102 Petty France, London – Whitefriars, Lewins Mead, Bristol – Abell House, St John Islip Street, London)
  • Northern Ireland Office (11 Millbank, London)
  • Advocate General for Scotland (Victoria Quay, Leith, Edinburgh – Dover House, Whitehall, London)
  • Office of the Leader of the House of Commons (26 Whitehall, London)
  • Office of the Leader of the House of Lords (26 Whitehall, London)
  • Scotland Office (Dover House, Whitehall, London)
  • Wales Office (Gwydyr House, Whitehall, London)

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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