TP intervista Mario Rodriguez

Pubblicato il 8 Maggio 2011 alle 06:02 Autore: Giovanni Diamanti
milano

 

Parliamo ora delle campagne on line: come si sono mossi i candidati su internet?

 

Direi che il web è stato il vero assente di questa campagna elettorale. Ci si aspettava un grande investimento sui social network che non c’è mai stato. I candidati che usano veramente facebook, twitter e i siti internet, per mettersi in discussione e dialogare veramente con gli utenti sono pochi: il web non è una vetrina.

 

 

 

Concludendo, se dovessimo arrivare al ballottaggio, come cambierebbero le strategie elettorali?

 

Il momento cruciale per il ballottaggio sarà lunedì dalle ore 17 alle ore 23: ovvero, come i media trasmetteranno le reazioni dei candidati ai risultati. Le loro dichiarazioni dopo il voto contribuiscono a creare il clima d’opinione per il ballottaggio: ad esempio, se la Moratti non vincesse subito e dovesse sembrare nervosa o delusa dal risultato, per l’opinione pubblica uscirebbe sconfitta dal primo turno, e per Pisapia la strada sarebbe in discesa. Ma io lo sostengo da sempre, molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.