Romania, alle parlamentari vince l’ego della politica

Pubblicato il 12 Dicembre 2012 alle 10:42 Autore: Marco Residori
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Considerato quindi il poco invitante prequel politico, l’elettorato rumeno, non ha tardato a sentenziare la barbara rappresentazione inscenata, livellando l’asticella dell’astensionismo sino ad un corposo 59%. Il monito di condanna e di sfiducia alla classe politica della Romania è stato inoltre rafforzato dalla discesa in campo di Dan Diaconescu (Partito del Popolo), abile nel conquistare la frustrazione scaturita nella parte socialmente e culturalmente più debole dell’elettorato. Egli, tycoon del settore dei media e nuovo interprete della demagogia europea, seducendo la disperazione con proposte utopiche, è riuscito ad arginare lo sbarramento parlamentare, assicurandosi il convincente sostegno del 14% dei votanti. Quarto e ultimo partito a varcare la soglia del 5%, dei trentasei presentatisi, è stata l’Unione Democratica dei Magiari di Romania (UDMR), forza politica rappresentante la minoranza ungherese, capace di replicare il risultato ottenuto alle parlamentari del 2008 (6%).

Tracciate premesse ed esiti, restano da capire gli scenari futuri. La pur solida maggioranza esito delle elezioni, ulteriormente rafforzata dall’appoggio parlamentare dell’UDMR, potrebbe infatti non essere garanzia sufficiente alla prossima governabilità in un contesto prevendente un potere di nomina presidenziale del Primo Ministro. I colpi di scena, costanti dell’infantilistica boutade tra Ponta e Băsescu, non consentono quindi una certa previsione riguardo gli sviluppi della futura co-abitazione. Assodato risulta invece l’ulteriore rinvio di un cambio di responsabilità della classe politica della Romania, lasciante inappagata la società civile e conservante il suo triste privilegio alla perenne replica di un teatrino incapace oramai di raccogliere applausi.

L'autore: Marco Residori

Marco Residori, studente presso il corso di laurea "Mass media e Politica" della facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" (unibo), nato nel 1988 e cresciuto a Milano. Aree di interesse/ricerca: sociologia dei consumi culturali e comunicativi, zone di frontiera tra ue-nuova europa (nuove russie e balcani) attualmente vive in Ukraina. Il suo blog personale è "Crossbordering"
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